Lo sapevate che…

Questo luogo, situato a 1400 metri d’altitudine su un panoramico balcone, è abitato fin dall’antichità e si trova poco dopo Brixen, frazione di Mühlbach. Una localià nota anche per le piste da sci che scendono dal Gitschberg e per la pratica dello slittino. Qui sorge una chiesa dedicata a Sankt Jakob, il patrono dei pellegrini. Sul lato meridionale del campanile della chiesa, accanto all’ingresso principale, si trova un grande affresco risalente al XV secolo. Questo affresco raffigura San Cristoforo, il santo noto per aver portato il Bambino Gesù attraverso un fiume. Ma c’è un dettaglio interessante: nella malta dell’affresco è visibile un grande buco. Ecco perché: le donne in attesa di un figlio grattavano la malta per estrarre dei granellini, che poi polverizzavano e mescolavano nella pasta dei krapfen. Credevano che questa pratica le avrebbe aiutate a portare a termine la gravidanza. L’interno della chiesa è un capolavoro di arte barocca e rappresenta una delle più belle espressioni di questo stile nella diocesi.
Ma veniamo alla leggenda delle Tre Vergini: Aubet, Cubet e Guere. Queste tre principesse fuggirono tra i monti per sottrarsi all’invasione minacciosa degli Unni. Sotto il cocente sole, affrontarono la salita verso Meransen, ma le forze cominciarono a mancare. In un momento di disperazione, elevarono una fervente preghiera a Dio. Improvvisamente, dalla roccia scaturì uno zampillo d’acqua fresca, e dal suolo spuntò un ciliegio che offrì loro ombra e frutti saporiti. Le Tre Vergini furono accolte calorosamente dalla popolazione di Meransen, dove vissero a lungo e furono stimate per le loro opere di carità. Verso la fine della loro vita, lasciarono Meransen e si diressero verso Strasburg, dove oggi è indicata la loro tomba.
L’acqua miracolosa è legata alla devozione degli abitanti del luogo. Per secoli, in periodi di siccità, si sono recati in pellegrinaggio alle Tre Vergini, digiunando e andando a piedi nudi, per invocare la pioggia sui loro campi. A Strasburg, i loro nomi sono ancora documentati come Ainbeth, Firbeth e Barbeth, a causa di un errore di trascrizione dei cancellieri della Curia Romana.
Oggi, mentre le nostre estati si caratterizzano per la mancanza di acqua, la storia delle Tre Vergini di Meransen ci ricorda l’importanza di questo elemento essenziale per la nostra stessa esistenza.
