Lavaggio dei mezzi agricoli

L’impianto è progettato per il lavaggio esterno dei soli mezzi agricoli utilizzati per i trattamenti fitosanitari, con il recupero totale dell’acqua utilizzata (scarico zero). «L’acqua – ha spiegato il direttore del CTB Michele Bernabè questa mattina nel corso dell’inaugurazione – viene trattata in modo da renderla nuovamente fruibile per i lavaggi successivi. Una piccola frazione, di volume pari o inferiore al 5% del totale, chiamata concentrato, viene accumulata in un apposito serbatoio di stoccaggio ed è destinata allo smaltimento in impianto autorizzato».
Il lavaggio è concepito per lavorare a ciclo continuo sette giorni su sette e 24 ore al giorno, senza presenza di operatore. La struttura copre un territorio agricolo di oltre 1.000 ettari collocati sul fondovalle dell’Adige (Lavis, Terre d’Adige, San Michele) e la collina avisiana (Pressano). È in grado di trattare 50-60 lavaggi/giorno. L’utenza viene abilitata all’accesso alla struttura per mezzo di un badge che monitora gli accessi e permette di raccogliere dati sull’utilizzo al fine di ottimizzare la gestione dell’impianto.
A fronte di un costo totale, comprensivo di IVA, spese tecniche e di progettazione di 354.000 euro, l’opera si avvale di un contributo di 199.990 euro messo a disposizione dal GAL Trentino Centrale.
L’impianto è costituito da: area di lavaggio a piazzola singola; raccolta, pretrattamento delle acque e sollevamento; container per tecnologie di lavaggio e trattamento/depurazione delle acque al fine del riutilizzo; serbatoi di accumulo.
