von mas 29.11.2024 11:00 Uhr

Question time in Consiglio Provinciale

Ecco alcuni degli argomenti di cui si è parlato ieri mattina in Aula durante il question time: Luegbrücke, Fondazione De Bellat, cartelle esattoriali alle associazioni del terzo settore, Progetto Tree Agreement, contributi alle associazioni culturali, ponte di Ravina

Il Consiglio Provinciale

Progetto Trentino Tree Agreement

Chiara Maule (Campobase) – Progetto Trentino Tree Agreement: come sono stati impiegati i soldi raccolti?

Trentino Tree Agreement è la raccolta fondi gestita dalla Provincia autonoma di Trento per ripristinare i boschi andati distrutti in seguito alla tempesta Vaia e coinvolge la Provincia autonoma di Trento, Trentino Marketing, il Dipartimento agricoltura e foreste, l’Agenzia delle foreste demaniali e il Muse. La raccolta fondi va avanti dal 2018 e sul sito del progetto non si trova alcun rendiconto sugli importi donati e il loro impiego, ha notato Maule. La consigliera di Campobase ha chiesto alla Giunta di sapere quanti soldi sono stati raccolti e come sono stati impiegati.

La risposta: Ha risposto l’assessore Giulia Zanotelli che detto che fino al 26 novembre 2024 sono stati raccolti 256.763,98 euro, usati principalmente per interventi di rimboschimento nella foresta di Paneveggio, dove sono stati piantati oltre 16.000 alberi dal 2021 al 2024. I fondi transitano dal bilancio Pat a quello dell’agenzia Aprofod che gestisce le spese per le piantagioni e le opere di protezione contro i danni degli ungulati, ha spiegato. Sono stati creati recinti per proteggere le giovani piante, ha aggiunto, sono state organizzate visite per i donatori coinvolgendoli attivamente nella piantumazione. Le operazioni di rimboschimento, ha detto Zanotelli, hanno chiesto tempo per la pianificazione degli interventi considerando anche la necessità di rimuovere il materiale legnoso schiantato; la partecipazione dei donatori è stata fondamentale non solo dal punto di vista economico, ma anche per la promozione di una cultura ecologica legata alla conservazione delle foreste. Il progetto che ha visto il forte coinvolgimento della comunità e avviato un’opera importante di recupero ambientale sul territorio.

La replica: Bene la parte per la cultura ecologica, ha risposto Maule. La consigliera ha sollecitato il fatto che sul sito si scriva quanto fatto e quanto si fa perché ciò potrebbe indurre le persone a donare o a continuare a donare. Non solo per una questione di trasparenza, ha spiegato, ma come sostegno al progetto e all’attività dei trentini che hanno a cuore i boschi.

Cartelle esattoriali

Michele Malfer (Campobase) – Cartelle esattoriali a enti del terzo settore

Il consigliere Malfer ha ricordato che in questi giorni numerosi enti del terzo settore hanno ricevuto da Trentino Riscossioni cartelle esattoriali per il recupero degli incentivi sul caro energia erogati nel 2022 per sostenere i maggiori costi energetici delle associazioni affidatarie di servizi socio-assistenziali. Il calcolo iniziale dell’incentivo si basava esclusivamente sui dati del 2021, senza chiarire che sarebbe stato ricalcolato sulla base della rendicontazione 2022, ha detto. Senza alcun confronto o preavviso ora si impone la restituzione delle somme eccedenti, maggiorate degli interessi legali. Il consigliere di Campobase ha chiesto quindi alla Giunta se fosse a conoscenza della situazione e quali misure intenda adottare per evitare che un errore procedurale e comunicativo possa penalizzare il lavoro insostituibile di questi enti.

La risposta: L’assessore Mario Tonina ha fornito degli elementi anticipando che non corrisponde al vero ciò che si è detto. Ha affermato che per la delibera era previsto il calcolo per il contributo e l’obbligo di rendicontazione entro il 30 giugno 2023 e il trattamento dell’importo tenuto in eccesso. Con la delibera 2070 del 2023 si è previsto inoltre che gli eventuali analoghi contributi percepiti andassero scomputati non per l’intero ma applicando le percentuali al punto 4.3 dei criteri. La delibera 149 del 2024 ha precisato che nel caso di mancata rendicontazione si sarebbe proceduti al recupero totale del recupero erogato. Gli enti ammessi sono stati 139, ha ricordato Tonina, (41 Apsp, 39 cooperative sociali, 59 altri enti); le prime liquidazioni sono avvenute a inizio febbraio 2023, entro il termine di rendicontazione del 30 giugno 2023 24 enti non avevano rendicontato, tra cui anche Apsp nonostante un sollecito formale. Esaurita la fase di rendicontazione, sono stati rideterminati gli importi e agli enti tenuti alla restituzione sono state presentate le opzioni di pagare l’intero, capitale di interessi legali e eventuale penale, chiedere la rateizzazione degli importi. Non corrisponde al vero per Tonina che sarebbe stato ricalcolato senza chiarimenti sulla base della rendicontazione 2022: era già chiaro dalla delibera 2022. Non risponde al vero che gli enti hanno regolarmente rendicontato a giugno 2023; 24 enti mancavano all’appello di cui 12 hanno rendicontato con penale del 5% sul contributo finale. Non risponde al vero che a un anno di distanza senza confronto o preavviso sia stata emessa una determina per la restituzione delle somme eccedenti maggiorate degli interessi legali. Le penali sono state di 9 euro al giorno, ha aggiunto. Da ricordare è anche per Tonina che la misura si è aggiunta alle casse degli enti per far fronte al caro energia, gli interessi legali sono stati previsti in delibera con una decorrenza molto vantaggiosa per gli enti stessi, se non fossero stati riaperti i termini per la rendicontazione molte di più sarebbero state le restituzioni integrali. A oggi risulta una trentina di enti per cui non risulta il pagamento completo: di 5 milioni di euro da restituire a oggi 4,5 milioni sono stati restituiti.

La replica: Malfer ha precisato che nessuno pretende di non incassare denari pubblici non dovuti, ha parlato di un tema se non di metodo di comunicazione: se molti enti sono incappati in un errore, almeno una valutazione di errore di comunicazione si può fare. La comunicazione che chiede i 9 euro di mora sembra un atteggiamento punitivo, si tratta di enti che svolgono un ruolo fondamentale. Sarebbe stato bene trovare una modalità di comunicazione diversa, ha precisato.

La tempistica degli incentivi per la cultura

Antonella Brunet (Lista Fugatti) –  Incentivi per realtà culturali, tempistica di approvazione dei nuovi criteri

La consigliera di Noi Trentino per Fugatti Presidente ha interrogato la Giunta per sapere, alla luce della sospensione del termine per la presentazione delle domande di contributo per le attività culturali a valere sull’anno 2025 prevista dalla delibera 1643 del 18 ottobre 2024, quali sono le tempistiche previste per l’approvazione dei nuovi criteri di assegnazione dei contributi per le attività culturali, affinché i beneficiari possano proseguire con le proprie attività.

La risposta: L’assessore Gerosa ha confermato che la riapertura del termine di presentazione delle domande avverrà entro il mese di gennaio 2025. La sospensione dei termini è stata resa nota sia dal sito dedicato che con comunicazione scritta, ha aggiunto. L’iter di approvazione dei criteri è ormai in fase conclusiva: sono stati approvati il 22 novembre in Giunta in fase preliminare e dopo il passaggio in Commissione di domani mattina seguirà l’adozione definitiva da parte dell’Esecutivo, con successiva apertura delle domande di finanziamento.

Che tempistiche per il Ponte di Ravina

Roberto Stanchina (Campobase) – Ponte di Ravina, quali tempistiche?

A fine agosto sono iniziati i lavori di demolizione del Ponte di Ravina per il rifacimento del ponte sull’Adige e per il nuovo svincolo della tangenziale. Dopo un avvio rapido che ha portato al nuovo assetto viario, da qualche settimana si è notato un rallentamento e una parte importante del vecchio manufatto è ancora in piedi. La popolazione è preoccupata per un possibile allungamento dei tempi e per eventuali materiali pericolosi per la salute rinvenuti in loco. Stanchina interroga la Giunta provinciale per sapere se i lavori stiano rispettando il cronoprogramma, ovvero quali siano eventualmente le cause del rallentamento.

La risposta: Il presidente Fugatti ha detto che i lavori sono di particolare complessità perché oltre al viabile comprendono anche il ricollocamento di tutti i sottoservizi (fognatura nera, fognatura bianca, acquedotto, rete gas bassa pressione, rete gas a media pressione, linee telefoniche, fibre ottiche di tutti gli operatori e linee elettriche). Dal 26 agosto al 10 settembre si è provveduto allo spostamento del traffico tra il precedente sedime e la viabilità alternativa preparata nei mesi precedenti. Si è trattato di un intervento particolarmente complesso perché si è dovuto provvedere all’esecuzione dei lavori in fasi successive operando deviazioni provvisorie del traffico su percorsi alternativi. In questo periodo i lavori eseguiti consentono di riprendere la demolizione della campata centrale del cavalcavia. Successivamente sarà quindi possibile completare la bretella di collegamento tra la circonvallazione e il ponte attuale che consentirà di accedere all’abitato di Ravina proveniendo dalla carreggiata in direzione sud della circonvallazione. Queste attività saranno completate indicativamente entro la metà del mese di dicembre, mentre la possibilità di accedere a Ravina attraverso il ponte attuale sarà condizionata dall’avanzamento delle attività di realizzazione del nuovo ponte i cui lavori sono di imminente avvio.

Fondazione De Bellat

Walter Kaswalder (Patt) – Fondazione De Bellat: sostegno per la promozione dei prodotti trentini

La Fondazione De Bellat promuove in maniera eccellente i prodotti eno-gastronomici della Valsugana. La Rassegna/Concorso dei Formaggi di Malga della Valsugana è una delle più grandi kermesse di prodotti agricoli della zona. Sulla base di queste premesse il consigliere del Patt chiede alla Giunta se possa sostenere in alcuna forma l’attività della Fondazione De Bellat, anche al fine di recuperare l’immobile destinato all’esposizione dei prodotti eno-gastronomici della Valsugana.

La risposta: L’assessore Zanotelli ha chiarito che la ragione della natura privatistica dell’ente in questione non consente di considerarla al pari di altri enti finanziabili con accordi di programma, come alcune Fondazioni alle quali partecipa l’amministrazione provinciale che poi è autorizzata a concorrere alle spese. Tuttavia, si valuteranno strumenti di sostegno alternativi e la promozione di collaborazioni della De Bellat soprattutto con la Fondazione Mach.

La replica: Il consigliere Kaswalder ha replicato che basterebbe fare un bando ad hoc per il recupero di un patrimonio prezioso.

Emergenza al Brenner

Lucia Maestri (PD) – Emergenza al Brenner: cosa fare?

Fra poche settimane inizieranno i lavori di manutenzione sul ponte autostradale “Lueg” in territorio austriaco, che dureranno a lungo e produrranno una mole impressionante di problemi, che potrebbero avere ripercussioni sulle imprese del settore e di conseguenza sui lavoratori. Serve una proposta tempestiva per far fronte all’emergenza ed anche quale affiancamento al ricorso in sede comunitaria e relativo ai blocchi del traffico imposti nel Land Tirol. Tutto ciò premesso Maestri interroga la Giunta per sapere come intenda affrontare la situazione, viste le pesanti ricadute sul territorio.

La risposta: Il presidente Fugatti ha chiarito che la chiusura del ponte Lueg è da tempo all’attenzione dell’esecutivo, con condivisione del tema con il Ministro dei trasporti e l’avanzamento di una proposta di regolamentazione del traffico intermodale in collaborazione con la società Interbrennero. Successivamente, con lettera indirizzata all’assessore René Zumtobel del Land Tirolo è stata posta l’attenzione sull’iter in corso di potenziamento dell’interporto di Trento, che ha l’obiettivo non solo di dare centralità al nodo di Trento sull’asse Verona-Monaco, ma anche quello di affrontare, nel medio periodo, le problematiche connesse ai lavori di risanamento dell’infrastruttura autostradale del Brennero, in primis quelle legate ai lavori sul ponte Lueg previsti per il 2025. Sul lato tecnico, sono ad oggi attive interlocuzioni con la Provincia autonoma di Bolzano, il Land Tirol e la Baviera per avviare un lavoro di studio e di analisi per una soluzione di “pedaggio variabile”. L’idea è condivisa dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Baviera, mentre è in attesa la condivisione da parte del Land Tirol. Infine, la Provincia autonoma di Trento assumerà per il biennio 2025-2026 la presidenza della Comunità di Azione del Brennero (CAB) nell’ambito della quale, in collaborazione con i partner dell’Euregio, potranno essere sviluppate proposte operative per la gestione di questa situazione emergenziale.

La replica: Maestri ha replicato dicendo di essersi fatta interprete delle preoccupazioni emerse in fase di audizione al bilancio dalle categorie. Forse sarebbe necessario, ha suggerito, dire chi fa cosa e cosa servirebbe fare dal 2025.

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