Il Centro per le biblioteche, l’autonomia e le minoranze prende forma
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l’assessore comunale alla Cultura Chiara Rabini, il sindaco Renzo Caramaschi e gli assessori provinciali Marco Galateo, Christian Bianchi e Philipp Achammer hanno presentato il previsto Centro per le biblioteche, l’autonomia e le minoranze a circa 80 collaboratori. La progettazione e le possibilità di sviluppo del previsto Centro per le biblioteche, l’autonomia e le minoranze di Bolzano sono state al centro di una serata informativa tenutasi martedì 5 novembre, a Palazzo Widmann. Il progetto, previsto come Polo bibliotecario plurilingue, che avrebbe dovuto ospitare le due Biblioteche provinciali Dr. Friedrich Teßmann e Claudia Augusta, la Biblioteca comunale di Bozen Cesare Battisti e i servizi media della Provincia, è stato ampliato in un Centro di documentazione per la tutela delle minoranze e l’autonomia nel 2022, a seguito di una decisione della Giunta provinciale. Eurac Research è responsabile di questa sezione.
L’assessore provinciale Christian Bianchi ha sottolineato che nel corso del 2024 utenti finali e progettisti hanno perfezionato il progetto in numerosi incontri ed ha annunciato l’inizio dei lavori nel 2025 e il loro completamento nel 2028. “Un Polo bibliotecario plurilingue è una pietra miliare della nostra autonomia. Rifletterà la diversità culturale del Südtirol e metterà in contatto persone di tutti i gruppi linguistici”, ha dichiarato Kompatscher. La combinazione delle biblioteche con i temi dell’autonomia e della tutela delle minoranze creerà un luogo d’incontro speciale dove l’autonomia potrà essere comunicata e documentata. I temi delle biblioteche, dell’autonomia e della tutela delle minoranze si rafforzeranno a vicenda. “Sono particolarmente lieto che la collaborazione con le Nazioni Unite sul tema della tutela delle minoranze sia ora possibile anche in questo nuovo centro”, ha aggiunto Kompatscher. Il presidente ha già avuto colloqui ai massimi livelli dell’ONU, in Italia e in Austria. Attualmente sono in corso discussioni tecniche sull’organizzazione concreta di una possibile sede ONU a Bozen.
Gli assessori provinciali alla Cultura, Philipp Achammer e Marco Galateo, hanno definito il Centro per le biblioteche, l’autonomia e le minoranze un’opportunità unica per Bozen e il Südtirol. Il Polo bibliotecario fungerà da nuovo punto di incontro culturale e ha il potenziale per diventare un punto di riferimento globale e potente per la risoluzione pacifica dei conflitti. Le esigenze culturali e di spazio degli utenti saranno soddisfatte.
“Questa nuova struttura arricchirà la città dal punto di vista culturale e la renderà un luogo vivace per lo scambio di culture, esperienze e ricerche di portata internazionale”, ha sottolineato l’assessora alla Cultura del Comune di Bozen, Chiara Rabini.