Camminando – Giro delle Malghe in Val di Non
Spesso andare in montagna è un momento che ci si dedica per stare soli, nella natura, con i nostri pensieri, per ritagliarci un momento di serena solitudine. Si contempla in questo modo il paesaggio, ci si immerge nei colori della vegetazione e si ascolta il suono di una fauna che si nasconde ai nostri occhi.
Eppure, a volte, tutta questa bellezza acquista spessore, valore quasi, quando è condivisa. E un paesaggio d’autunno, con l’arancio dei larici, il verde dei pini, il bianco vivido della roccia, il rosso delle bacche, il blu lacustre, inizia a risuonare di emozione, di sentimento, e il luogo, che nella solitaria contemplazione appare come un fotogramma, in compagnia diventa un’immagine mobile di persone, parole, pensieri vividi.
In compagnia il paesaggio si fa vivo.
Com’è vivo, ricco di chiacchiere e di convivialità , pure il tempo trascorso in bivacco. Infatti, quando il sole cala dietro le montagne e nella radura, spiraglio di brullo verde in mezzo al bosco, si sente solo il suono della pioggia, non resta che il rifugio della baita, la legna da ardere, le pentole sul fuoco, i bicchieri colmi, la tavola imbandita di dadi e carte, e il suono delle risate di chi benedice la pioggia e attende un nuovo giorno di sole, l’indomani. E frattanto trascorre, vive il tempo della condivisione che ogni volta il bivacco di montagna sa offrire a chi ne cerca rifugio e ristoro.
Un suggestivo percorso ad anello, che regala certamente emozioni di questo tipo, con diverse tappe tra malghe e bivacchi, è l’escursione che parte da Malga Flavona e conduce a Malga Arza. Il sentiero (n.330) inizialmente su strada forestale si inoltra ben presto in un bosco di pini seguendo le indicazioni per Malga Termoncello. La strada è piuttosto in salita ma guadagnando terreno l’ascesa si fa meno ostile e il paesaggio più scenografico, con delle vedute suggestive sia del sottostante Lago di Tovel che della catena delle Dolomiti di Brenta che, imponenti, accompagnano l’escursionista fino alla zona più spettacolare del percorso. Giunti presso la Val Strangola, infatti, ci si immerge in un paesaggio roccioso che prende il posto dei larici, fino a quando, di nuovo, si percorrere l’ultima parte del sentiero boscoso fino ad arrivare ad un piccolo laghetto e poco dopo alla Malga Arza. Da qui, dopo una sosta doverosa, si prende una via in discesa che conduce a Malga Pozzol. Si imbocca, quindi, il sentiero a destra nel bosco fino a ricongiungersi con la strada forestale e quindi si raggiunge nuovamente prima Malga Termoncello e poi il punti di partenza, Malga Flavona.
https://www.komoot.it/tour/1925516812?ref=aso&share_token=aBij4wJqs0MoxJKNr0Q7jykFmUH35wGo2OCI42BP8q5ApUCnDg