von fpm 23.10.2024 13:30 Uhr

Lo sapevate che…

A Bad Egart c’è un locale storico sin dal 1430

Foto Museo, elab grafica Flavio Pedrotti Moser

Una piacevole escursione nel museo di Bad Egart, che è anche un’Osteria per fusti e pulzelle, per assetati e affamati, per fini bevitori e rozzi tracannatori di acqua e di vino, per colti e stolti, per tirchioni e spendaccioni, per smilzi e grassi, per perdenti e vincenti, per tutte le genti… Così recita il benvenuto a chi avrà l’occasione e il piacere di visitare questo luogo, il Mondo museale dei Bagni Egart la casa termale più vecchia del Tirolo, che sembra uscire da qualche fantasia di Tolkien. Museo reale ed imperiale ed è attestato che la sorgente sia utilizzata sin dal 1430. Ma già in epoca dei romani fu impiegata a scopi terapeutici come acqua da bere e per bagni termali. Karl Platino (alias Onkel Taa), grande appassionato degli Asburgo, ha creato in 50 anni di ricerche e di raccolte quello che è diventato il “K.u.K. Museum Bad Egart” dove sono in esposizione i ricordi della dinastia Asburgo e soprattutto quelli dell’Imperatore Francesco Giuseppe I e dell’Imperatrice Elisabetta – l’amatissima Sisi o Sissi. Ma sono tutti gli Asburgo al centro dell’esposizione molto interessante dal punto di vista storico.

Bagni Egart si trova presso Partschins. Si iniziò ad utilizzare questa fonte termale già nel 1430, e si smise solamente nel 1970. Il nome deriva dalla ninfa Egeria, figura della mitologia romana. Ed in questo luogo storico, in una parte degli antichi bagni, pezzi d’antiquariato e particolari elementi espositivi raccontano dell’ultima fase della Monarchia asburgica, il cosiddetto periodo k.u.k. (kaiserlich und königlich, cioè reale e imperiale) dell’Impero austro-ungarico, tra il 1867 e il 1918. Qui si può ammirare gli antichi bagni ed una notevole collezione dedicata agli Asburgo da Elisabetta di Baviera, “Sissi”, fino a Rodolfo d’Asburgo-Lorena, compresi oggetti personali. Inoltre, si possono vedere una cucina Biedermeier, un negozio di generi alimentari della Schnalstal e numerosi pezzi d’antiquariato esposti in 60 vetrine. Tutto questo è stato reso possibile dal proprietario e collezionista Karl Platino, conosciuto come “Onkel Taa” (Zio Taa), che, come già ricordato, costruì questo museo nell’arco di 50 anni.

Da ammirare anche la parte esterna del museo, accessibile liberamente, dove si potrà vedere ad esempio come viveva Oetzi. Delle maschere di pietra e megaliti, l’elicicultura e la Cappella della Conciliazione, così come anche informazioni sulla storia dei contadini sudtirolesi completano l’offerta di questo museo all’aperto. E come si raggiunge il Museo reale e imperiale Bad Egart (k.u.k. Museum Bad Egart)? È situato a Töll una frazione di Partschins, in Bahnhofstraße. Un parcheggio è a disposizione, inoltre è perfettamente raggiungibile con il trasporto pubblico: davanti all’entrata si trovano la stazione ferroviaria e una fermata dell’autobus (linea n. 213 Meran-Partschins).

La famiglia Platino ha trasformato negli anni la locanda nel ristorante Onkel Taa, che ospita appunto anche il museo dedicato alla storia degli Asburgo che invita ad un viaggio nei tempi passati. Un ristorante storico con ambiente affascinante e accogliente, che viene gestito da tre generazioni di donne con passione e cura dei dettagli. La cucina si è specializzata sui piatti tradizionali e autentici, preparati in modo particolare e creativi, saporiti con erbe, erbette selvatiche e fiori edibili. Nel ristorante e nel museo, si fa una gita nei tempi reali e imperiali …

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