von mas 15.10.2024 09:40 Uhr

Gente Felice: Alessandro e la musica

Alessandro, direttore (volontario) dell’orchestra FuoriTempo: “La musica aiuta i ragazzi ad ascoltarsi a vicenda”

Foto: UFficio Stampa Comune di Trento

Alessandro Rizzoli vive di  musica. Ha 27 anni, è insegnante di clarinetto alle medie e nel suo tempo libero ama cantare. Con alcuni amici gestisce l’orchestra FuoriTempo, associazione di volontariato che a Martignano riunisce ragazzi che studiano musica per il semplice gusto di suonare insieme.

Com’è strutturata la sua associazione?
È un’associazione fatta di ragazzi di età varia, dai 10 ai 20 anni. Sono tutti ragazzi che studiano musica e che si riuniscono soprattutto nel periodo estivo. L’obiettivo dell’associazione è quello di farli uscire di casa e integrarli in un gruppo.

Da quanto tempo fa volontariato? Come ha iniziato?
Faccio volontariato da quando ho undici anni. Ho iniziato in questa associazione e sono ormai 16 anni che faccio parte dell’orchestra.

Di cosa si occupa precisamente?
Con alcuni amici mi occupo di dirigere il gruppo, gestire il materiale da suonare, organizzare i concerti. Insomma, tutto ciò che riguarda il gruppo in sé.

Ci racconti un episodio, una storia, una persona incontrata durante la sua attività di volontariato.
Non ho una persona o un episodio preciso. Posso dire che grazie a questa orchestra ho instaurato tante amicizie negli anni che durano tutt’ora. L’orchestra mi ha anche permesso di viaggiare. Abbiamo fatto diverse tournée all’estero, una tra tutte in Israele, dove non avrei avuto l’occasione di andare senza l’orchestra.

Cosa ti dà il fatto di impiegare il suo tempo per un’attività del tutto gratuita?
Mi dà molta soddisfazione nel vedere che i giovani non sono come li raccontano, pigri e senza voglia di fare. Anzi, sono loro stessi i promotori dell’associazione. Questo mi dà tanta motivazione e mi permette di lavorare per gli altri e dare loro ciò che ho ricevuto durante questi anni. È un continuo scambio reciproco.

La sua vita è cambiata da quando ha iniziato a fare volontariato?
Decisamente sì. Ho iniziato a pensare non più solo a me stesso ma anche agli altri.

Le vite di tutti sono sempre più frenetiche: come fa a trovare il tempo?
Diciamo che nei pochi momenti liberi il mio pensiero va all’orchestra e a ciò che possiamo fare, anche perché ormai non ci si ritrova più solo l’estate, ma i ragazzi richiedono le prove anche durante il periodo scolastico.

Che ruolo ha la musica tra i ragazzi?
Nell’esperienza dell’orchestra, la musica è molto presente nei loro momenti insieme. Li aiuta ad ascoltarsi a vicenda e quindi a risolvere dei problemi musicali insieme, come per esempio il tipo di intonazione da usare in certi momenti. Questo li aiuta a confrontarsi e quindi a comunicare molto tra di loro.

Ha qualche richiesta, qualche suggerimento per i volontari del suo settore?
Il mio consiglio è quello di provare, di buttarsi, perché ti dà la possibilità di metterti in gioco e quindi di fare tanta esperienza, che serve anche nel mondo del lavoro. Si guadagna consapevolezza di sé stessi e delle proprie capacità. Questo mi ha aiutato tanto nel mio lavoro, per esempio nella relazione con i ragazzi a scuola, nella gestione del tempo e nell’organizzazione delle attività.

Fare volontariato mi rende felice perché…
Perché mi dà l’opportunità di dedicarmi agli altri. Per me non è una fatica, ma un piacere, soprattutto nel vedere ragazzi così motivati e appassionati.

Ci può dare dei contatti per la sua associazione per chi fosse interessato a farne parte?
Chi è interessato a suonare con noi può scrivere all’email orchestrafuoritempo@gmail.com.

 

 

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