China Open: Sinner batte Bu…

Jannik Sinner ieri ha conquistato la finale dell’Atp di Pechino battendo in due set, 6-3, 7-6, il quasi coetaneo cinese rivelazione del torneo, Yunchaokete Bu che aveva eliminato Musetti e Rublev. In altri momenti la sfida contro il cinese Bu, giocatore che partecipa ancora a tornei challenger, sarebbe stata per Sinner poco più di un allenamento ma al China Open di Pechino il gioiello di casa è sembrato ispirato dagli antenati che in Cina hanno il loro gran peso e si è presentato alla semifinale con piglio davvero incisivo. Jannik soprattutto nel secondo set è parso anche un po’ sorpreso ma la sua aneddotica modalità zazen lo ha portato ad una concentrazione indeformabile e ha liquidato la sfida contro l’atleta di casa in due set conclusi al tie break.

Primo set impegnativo per Sinner fino al 2 pari, quando Bu ha impegnato il sudtirolese in una lunga serie di parità dove Sinner ha difeso con successo ben 3 palle break. Break che ha conquistato invece Sinner nel game successivo portandosi sul 4 – 2, e che è rimasta l’unica sorpresa del set assieme ai tanti errori del numero uno al mondo, che non ha tesaurizzato quando ne ha avuto l’opportunità ben 4 palle break di cui 2 set point.

Nel secondo set Bu non ha però perso la grinta e ha spinto come volesse salire sul podio, com’è giusto che sia. Così, la sfida ha preso l’onda insidiosa del fasso tuto mi che investe i giochi sul limite della bravura scenica. E si è potuto vedere quell’equilibrio che si scruta di tanto in tanto anche se uno dei due non è almeno sulla carta paragonabile a che detiene tanti trofei.

Ed ecco dunque una sfida nettamente più bilanciata del primo set che si è conclusa al tie break. Tie break che è la specialità del sudtirolese, (quest’anno sinora ne ha perso solo uno), con il match che si è infatti concluso con uno splendido ace a suo favore sul 7 – 3. Oggi alle ore 11 (nostro orario, dunque tra poco) grande sfida per il titolo dell’ATP 500 di Pechino contro Alcaraz, che nell’altra semifinale ha liquidato l’estroso Medvedev.