von fpm 21.09.2024 16:00 Uhr

Inaugurata al NOI la nuova Facoltà di Ingegneria

La Libera Università di Bozen sempre più vicina ad aziende e ricerca. Tra i focus della facoltà: automazione, robotica e intelligenza artificiale.

(Foto: NOI Techpark/Daniele Fiorentino) elab grafica fpm

Al NOI Techpark di Bozen, è stata inaugurata la nuova Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bozen alla presenza di oltre 200 ospiti. Si apre così un nuovo capitolo per il distretto dell’innovazionsudtirolese. I corsi di laurea saranno incentrati su robotica, automazione e intelligenza artificiale. 800 giovani studieranno, faranno ricerca e si formeranno a un passo dall’ecosistema dell‘innovazione del NOI che comprende oltre 70 aziende, 30 start-up, istituti di ricerca e associazioni imprenditoriali. Una comunità che raddoppia con l’arrivo della nuova facoltà, arrivando a contare oltre 2.400 persone. Un altro importante passo che trasformerà questo hub in un vero e proprio campus. Questa crescita costante è un segno dell’attrattiva che il NOI Techpark ha ormai acquisito. «L’interazione tra i vari attori – le aziende, le start-up, gli istituti di ricerca, le associazioni imprenditoriali, le istituzioni e, soprattutto, la Libera Università di Bozen – rende possibili iniziative di valore altrimenti irrealizzabili», ha dichiarato Achammer, riferendosi agli oltre 660 progetti di ricerca e sviluppo con un budget totale di 44,5 milioni di euro che solo lo scorso anno sono stati portati avanti al NOI.

«Per il nostro sistema di ricerca e innovazione, per la città di Bozen e per l’intero Südtirol, il NOI è un motore di sviluppo fondamentale e la nuova Facoltà di Ingegneria dell’Università vi si inserisce oggi come un fiore all’occhiello, proiettato verso il futuro», ha spiegato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Nel 2018 la Giunta provinciale ha deciso di costruire la facoltà nell‘area del NOI Techpark, sei mesi dopo, il primo programma planivolumetrico era già pronto. Questa decisione si è basata su diverse considerazioni, come ha spiegato Kompatscher: «Il Südtirol ha un grande bisogno di specialisti/e altamente qualificati/e. La ricerca all’avanguardia in determinati settori tecnologici è possibile solo formando menti eccellenti in questo territorio con un focus su settori in cui siamo già forti, come l’automazione. Lo sanno bene le molte aziende altoatesine che già sono leader in questo campo e che stanno affrontando le sfide che le nuove tendenze e tecnologie portano con loro».

«La prima pietra per la costruzione del nuovo edificio della facoltà è stata posata nel marzo 2022. Nonostante le circostanze difficili dovute all’aumento dei prezzi e alle difficoltà di consegna, che hanno causato diversi ritardi, l’edificio è stato completato puntualmente in due anni e mezzo», ha spiegato la presidente del NOI, Helga Thaler Ausserhofer. La Libera Università di Bozen, che attualmente fa parte del distretto dell’innovazione con 13 laboratori di ricerca e tre facoltà, con l’inaugurazione odierna diventerà il principale attore del NOI Techpark.

L’attività universitaria regolare inizierà a ottobre con un totale di 15 corsi. La nuova facoltà avrà due focus tematici: il primo spazierà dalle tecnologie digitali innovative dell’hardware e del software – compresa l’intelligenza artificiale e l’interazione uomo-computer – agli aspetti più avanzati dell’ingegneria industriale, meccanica ed energetica; il secondo si concentrerà sulle applicazioni al servizio del territorio, dalla conservazione delle risorse naturali e ambientali all’impatto sulle persone e sulla società.

“Al termine degli studi, i/le laureati/e saranno in grado di avviare nuove iniziative imprenditoriali, contribuendo a plasmare il futuro economico della regione. Questa sinergia porterà benefici sia a noi come università che al NOI Techpark e forse aprirà le porte all’istituzione di altre facoltà presso il NOI”, ha commentato il professor Paolo Lugli, rettore della Libera Università di Bozen. La nuova facoltà si caratterizza in particolare per il suo approccio multidisciplinare, la stretta integrazione tra informatica e ingegneria, il collegamento al parco scientifico e tecnologico con un focus internazionale e una formazione molto orientata alla pratica.

Quest’ultima è facilitata dalla vicinanza alle aziende e ai gruppi di ricerca del NOI. Qui gli studenti e le studentesse potranno non solo familiarizzare con le nuove tecnologie, ma anche creare un ponte con il mondo dell’economia e della ricerca su base quotidiana, studiando nuove soluzioni basate su esigenze reali. «Abbiamo in programma di ampliare ulteriormente l’offerta formativa e di puntare sempre di più sulla formazione orientata alla pratica», ha sottolineato il professor Andrea Gasparella, preside della Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bozen.

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