von mas 29.02.2024 06:45 Uhr

Briciole di Memoria: Orsola e la Madonna di Pinè

Consultando le pagine del Foglio Annunzi Legali abbiamo trovato alcune “piccole storie” che riguardano i nostri nonni e bisnonni.  Dopo la morte del marito Tommaso, Orsola Zucol di Sarnonico affida la sua vita futura alla Madonna di Pinè…

Foto di Manuela Sartori / UT24

Il Foglio Annunzi Legali inizia le sue pubblicazioni il 10 maggio 1919 quale supplemento al Bollettino Ufficiale del Governatorato di Trento, che dal settembre dello stesso anno diventa il Commissariato Generale per la Venezia Tridentina.

Oltre a  editti e pubblicazioni ufficiali, sul FAL appaiono anche le informative sull’avviamento e sulla conclusione delle procedure di dichiarazione di morte: si tratta per la quasi totalità dei casi, di soldati dispersi sui vari scenari della guerra: dalla Galizia ai Balcani, dalla Romania al nostro fronte, quello tirolese.     Le notizie pubblicate sono spesso scarne, talvolta invece permettono di ricostruire quasi completamente “piccole storie” di morte e disperazione,  minuscoli tasselli personali e familiari della grande tragedia collettiva che si abbattè sulla nostra Terra e su tutta l’Europa.

Ne raccontiamo qualcuna, con l’intento di contribuire, nel nostro piccolo, ad accendere qualche “lume di candela” sul nostro passato e sulla nostra storia.

Tommaso Zucol di Sarnonico

Il 6 marzo 1884 a Sarnonico nasce Francesco Tommaso Giacomo Zucol, unico figlio di Teresa e di Giacomo.  E’ una famiglia di contadini,  pure Tommaso e sua moglie fan quel mestiere:  il 12 marzo 1913 Tommaso infatti sposa Orsola, anche lei di cognome fa Zucol, che gli sposi son primi cugini. La ragazza è giovanissima, ha compiuto 18 anni solo da qualche mese, il giorno di Santo Stefano.   Presto nasce Orsola Teresa: la bimba, che porta i nomi della mamma e della nonna parterna, viene al mondo il 15 gennaio 1914.  La vita in quel momento sorride… ma lo farà ancora per poco

Tommaso viene richiamato subito,  con la mobilitazione generale dei primi d’agosto: parte da Sarnonico, arriva a Trento, sale su di un treno diretto ad est e... non torna più. Le sue ultime notizie risalgono al mese di ottobre, poi più nulla, di lui non si trova traccia nelle Verlustlisten, e nemmeno nei registri dei Feldkurate (pochi, purtroppo) che abbiamo potuto consultare.     E visto che le disgrazie non arrivano una alla volta, ma cascano addosso tutte insieme, il 29 novembre, poche settimane dopo che suo padre è scomparso, preso dentro agli ingranaggi di una guerra che sta triturando persone ed affetti, anche la piccola Teresa è portata via dalla polmonite.

Orsola ha appena vent’anni: è moglie di un marito sparito in Galizia, un luogo sconosciuto,  talmente lontano che potrebbe stare su di un altro pianeta, se non fosse già così profondamente intriso del sangue di persone care, di vicini di casa, di uomini che fino a pochi mesi prima calpestavano i ciottoli delle stesse strade, la terra degli stessi campi; è madre di una figlia che ha smesso troppo presto di sorriderle e di chiamarla mamma.

Vent’anni son pochi per rinunciare alla vita, per rinunciare a costruire un futuro. E Orsola non rinuncia.  La guerra è finita da poco quando presenta l’istanza per dichiarare ufficialmente morto il marito, per sciogliere anche davanti alla legge un legame che di fatto si è gia spezzato.  E quando, l’otto novembre 1920, Orsola si sposa di nuovo, lo fa chiedendo l’aiuto e la protezione della Madonna.  Va all’altare insieme a Augusto Tecini, calzolaio a Sarnonico, nel santuario della Madonna di Montagnaga di Pinè,

Da questo secondo matrimonio nascono due figli: Gino nel luglio del 1922, e Luigia, a dicembre dell’anno successivo.  Ma il destino arriva ancora una volta a spezzare una vita come se fosse un filo troppo sottile: nel 1928 muore anche Augusto, il secondo marito. Orsola tira avanti ancora, cresce i figli, li vede sposare, forse riesce a tenere sulle ginocchia dei nipotini: lascia questo mondo, che le ha dato gioie ma anche tanti dolori, nel 1965.

Dal Foglio Annunzi Legali

Nell’edizione del 20 giugno 1919, appare l’annuncio di “Avviamento della procedura allo scopo di dichiarazione di  morte di  Francesco Tommaso Giacomo Zucol da Sarnonico (…) il quale in seguito alla  mobilitazione generale partito ai primi di agosto 1914 per il servizio miitare, giusta notizie avute successivamente, deve essere caduto sui campi galiziani nell’ottobre 1914, mentre posteriormente manca di lui ogni e qualunque notizia  (…)   viene avviata dietro istanza di Zucol Orsola la procedura allo scopo della dichiarazione di  morte della suddetta persona mancante e allo scopo venga dichiarato sciolto il matrimonio di Zucol con Orsola Zucol (…)

Scorso il giorno 15 dicembre 1919, il Giudizio (…) deciderà sulla domanda concernente la dichiarazione di morte e scioglimento del vincolo matrimoniale.”

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