Appena dietro l’angolo: Morire a Natale
Ben presto si sentì parlare fuori nell’oscurità. Saftič prese la pistola e il fucile e puntò l’arma verso le voci. In seguito scoprirono che si trattava di un gruppo di cinque carabinieri con a capo il comandante. Iniziarono a spararsi addosso. Altri soldati del villaggio accorsero in aiuto degli italiani. Infine, i carabinieri e i soldati arrivarono alla sala macchine. Arrivarono anche due figli del mugnaio del vicino. I bambini piangevano perché erano spaventati a morte.
All’inizio volevano sparare a Stemberger, ma lo portarono via e lo trattennero per qualche giorno. Non lontano dall’acquedotto, gli fu mostrato il “bandito” Saftic ucciso. Non si sa quante vittime ci furono da parte italiana, ma è certo che ci furono.
La violenza e le vessazioni della popolazione si intensificarono dopo questo evento. E l’odio della popolazione verso i nuovi occupanti”.
La storia comune del Tirolo e del Litorale (unite “non solo” dal fantomatico ponte fra Trento e Trieste) continua anche dopo l’annessione al Regno d’Italia, come possiamo leggere in questa vicenda. Ringraziamo Roberto Todero e Massimo Medeot per la segnalazione