von fpm 28.04.2025 13:00 Uhr

Trento Film Festival

Un ritorno sul K2, accompagnati da un emozionante Reinhold Messner

Foto Trento Film Festival, elab grafica fpm

K2 – Der Grosse Streit (K2, la grande controversia). Che l’esito sia tragico o glorioso, la maggior parte delle imprese alpinistiche viene raccontata come un’epopea eroica. Così è stata tramandata anche la versione ufficiale della prima ascensione del K2, compiuta da una spedizione italiana nel 1954. Tuttavia, è poco noto che dietro il successo di questa impresa si cela una storia di diffamazione. Nel suo nuovo documentario, Reinhold Messner mostra quanto facilmente la solidarietà tra compagni di cordata possa trasformarsi in inganno e tradimento, seguendo le tracce del grande sconfitto della spedizione: Walter Bonatti. Dopo una serie di accuse e tentativi di screditarlo da parte dei suoi compagni, Bonatti è stato ufficialmente riabilitato solo nel 2008. Attraverso un avvincente intreccio di materiale d’archivio e ricostruzioni, Messner racconta cosa è realmente accaduto e come, alla fine, Bonatti abbia ottenuto giustizia. In sala, al cinema Vittoria di Trento, Messner ha introdotto il suo gioiello regalando al pubblico una emozione che si è poi estesa a tutta la narrazione cinematografica. nelle sue parole la grande intesa tra alpinismo e racconto, tra alpinista e storia. „Pe raccontare questo documento storico“, ha spiegato Messner, „ho voluto esprimermi nella mia lingua madre per essere sicuro di usare le parole adeguate non potendo assicurare la stessa intensità se lo avessi fatto utilizzando la lingua italiana“. I sottotitoli sono stati di supporto al pubblico in sala per la comprensione  forse meno emotiva ma comunque efficace.

La cronaca racconta che la spedizione al K2 del 1954, spedizione alpinistica italiana patrocinata dal Club Alpino Italiano, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’Istituto Geografico Militare e dallo Stato italiano, e guidata da Ardito Desio portò il 31 luglio 1954, per la prima volta nella storia, al raggiungimento della vetta del K2, la seconda montagna più alta del mondo. La via seguita fu lo Sperone degli Abruzzi e i due alpinisti che raggiunsero la vetta furono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, con il supporto dell’intero gruppo. Un contributo fondamentale fu fornito da Walter Bonatti e Amir Mahdi che, con un’impresa senza precedenti e affrontando il rischio della morte in un forzato bivacco notturno a oltre 8100 metri, trasportarono a Compagnoni e a Lacedelli le bombole d’ossigeno rivelatesi poi essenziali al compimento della missione. Bonatti, che di fatto rese possibile il successo, venne accusato di aver tentato di sabotare la salita dei compagni per ambizione personale. Confusione, tradimenti, calunnie e cause in tribunale. Questo l’amaro strascico della storica prima salita al K2. Che in un primo momento apparve come un perfetto lavoro di squadra. E poi anno dopo anno, accusa dopo accusa, si è trasformata nella più celebre cronaca di rancori personali e bugie alpinistiche della storia. A Messner, dunque, il merito di aver ricostruito la storia rendendo onore a Bonatti.

Reinhold Messner, forse inutile ricordarlo, è stato uno degli alpinisti più prolifici della sua generazione, il primo a scalare l’Everest in solitaria e, insieme a Peter Habeler, è il primo a raggiungerne la vetta senza ossigeno supplementare. Ha scritto più di 75 libri e istituito una serie di musei interamente dedicati alla montagna.

Una bellissima ed emozionante cronaca quella di Messner,  67 minuti di autentico nodo alla gola come assistere ad un thriller di grande efficacia. Ancora una volta Messner è riuscito a stupire un pubblico attento e desideroso di conoscere circostanze che hanno coinvolto per tanti anni appassionati e non dell’alpinismo.

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite