von mas 27.04.2025 11:00 Uhr

“Ora prega per noi”

In 250 mila in San Pietro per l’addio a papa Francesco. Don Lauro: “Momento fortissimo e potentissimo”.  Muser: „Rendere concreta la speranza“

Immagine da Diocesi Trento

L’addio a papa Francesco. A salutarlo per l’ultima volta, nella mattinata di sabato 26 aprile, non meno di 250 mila persone in San Pietro per la Messa funebre ed almeno altrettante nell’ultimo viaggio terreno fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove la salma del pontefice è stata tumulata in forma privata.

Alla cerimonia funebre, in rappresentanza delle rispettive Diocesi, erano presenti l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser.  ”Un momento fortissimo e potentissimo” ha commentato l’arcivescovo Lauro.

Anche alcune decine dei 1200 ragazzi trentini presenti a Roma per il loro Giubileo, nonostante le grosse difficoltà a causa della capitale blindata, sono riusciti a raggiungere San Pietro e via della Conciliazione per assistere di persona all’ultimo saluto al Papa.

Il  vescovo Muser ha invitato la comunità a trasmettere l’eredità di papa Francesco: rendere visibile la speranza, stare dalla parte dei più deboli e promuovere la pace: “Ora tocca a noi concretizzare la speranza e portare avanti l’esempio e i temi cari a papa Francesco. Torno a casa – ha contintuato monsignor Muser – portando con me due grandi sentimenti: gratitudine e speranza. Gratitudine per tutto ciò che papa Francesco ha donato alla Chiesa e al mondo. E speranza, la speranza pasquale. Siamo tutti invitati a essere pellegrini, pellegrini di speranza come ci invita questo Anno Santo.”

In particolare, da Roma il vescovo sottolinea: “Mi ha toccato profondamente ciò che mi ha raccontato il comandante delle Guardie Svizzere oggi in piazza San Pietro. Mi ha detto che domenica scorsa, la domenica di Pasqua, per papa Francesco doveva essere un momento importante: voleva essere tra la sua gente.”

Le persone che gli erano attorno, continua il vescovo, “avevano la sensazione che la fine era vicina. E anche il Papa lo sentiva. Con le ultime forze ha impartito ancora una volta la benedizione pasquale. Poi ha voluto compiere un giro sulla piazza di San Pietro, per abbracciare simbolicamente un’ultima volta la Chiesa e il mondo. Ora ci auguriamo che papa Francesco possa godere della pienezza della Pasqua. Con questa speranza torno a casa.”

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