von fpm 25.04.2025 06:45 Uhr

Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (69)

Andremo a conoscere con Flavio Pedrotti Móser i cognomi e i toponimi di origine tedesca nella provincia di Trento.

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

Una caratteristica delle aree alloglotte della provincia di Trento è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano soprattutto nelle zone cimbre e in quelle mòchene. Ma è tutto il territorio provinciale ad essere coinvolto dai numerosi cognomi di chiara origine tedesca. Si deve anche dire che la spietata italianizzazione dei cognomi durante lo sventurato periodo fascista che aveva colpito duramente la provincia di Bozen, il Südtirol, per mano, anzi per mente diabolica del cognomicida Ettore Tolomei, aveva interessato anche la provincia di Trento, il Welschtirol o Tirolo di lingua italiana. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono ad esempio nel perginese sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, anche in contesti simili, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani.

Un cognome di chiara derivazione tedesca originario della zona Sieben Gemeinde, o Sette Comuni, fascia storicamente occupata da popolazioni cimbre, è Sóster, cognome poi “immigrato” da San Giacomo di Lusiana a Lafraun (cimbro: Lavròu), Lavarone in italiano. Diventato Sùster si è radicato in zona Suganertal, Valsugana. Soster sembra nasca da una modifica del tedesco Schùster (ecco perché poi il Sùster) con il significato di “calzolaio”. “Sottovia” è un cognome piuttosto diffuso in provincia di Trento e va qui rilevato perché è uno dei cognomi italianizzati dal patologico Ettore Tolomei che come già ricordato e detto tante volte commise durante il fascismo un vero e proprio genocidio culturale cercando di italianizzare la toponomastica e i cognomi delle due province, Trento e Bozen. Sottovia, infatti, altro non è che Unterweger, cognome molto diffuso anche in provincia di Bozen ed è presumibilmente associato ad un soprannome che indica un luogo nei pressi di una strada.

Stessa fisionomia linguistica, se così si può dire, per Sottsàss presente soprattutto nelle valli ladine, con la variante Sottopietra e nella variante Sossàs letteralmente “sotto il sasso” che anche questo indica un luogo di provenienza. In origine, cognome tedesco noto come Untersteiner (Unter=Sotto e Steiner=pietra, sasso).

Anche Sottplàzza, di origine badiota ma con derivazione tedesca, Unterplatzer, stessa storia, stesso destino. (continua)

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