von mas 18.04.2025 15:45 Uhr

Riforma dell’Autonomia

La riforma dello Statuto di Autonomia è stata illustrata oggi da Fugatti e Kompatscher: nuove competenze e innovazioni che rafforzano l’Autonomia – In allegato, i punti cardine della riforma

Ufficio Stampa PAT

L’Autonomia del Trentino Südtirol si rafforza con nuove competenze, percorsi innovativi e maggiori garanzie. Si va infatti dai temi dell’ambiente e del commercio, che divengono materie di competenza esclusiva, alla gestione della sicurezza in relazione ai grandi carnivori affidata in capo ai presidenti di Provincia, includendo il principio dell’intesa che mette in sicurezza il nostro speciale autogoverno.

Questi gli aspetti di maggiore forza del testo evidenziati dal presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti  che assieme al collega e presidente della Provincia autonoma di Bolzano Kompatscher ha illustrato oggi a Salorno i contenuti del disegno di legge costituzionale di riforma dello Statuto di autonomia della Regione Trentino-Südtirol approvato dal consiglio dei ministri italiano e ora sul tavolo dei consigli regionali e provinciali per i pareri prima del via libera finale delle due camere del parlamento italiano. Il testo verrà quindi trasmesso alla Repubblica Austriaca.

In una conferenza stampa congiunta oggi a Casa Noldin, il presidente della Provincia di Trento ha innanzitutto ringraziato la premier italiana Meloni e il ministro per le riforme Calderoli per il contributo decisivo impresso all’iter di riforma. La presidente del consiglio dei ministri – come ha commentato il presidente trentino – si era infatti impegnata per il ripristino delle competenze autonomistiche che erano state erose dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, ma Trento e Bolzano in più hanno ottenuto altre competenze esclusive, quali la tutela dell’ambiente, la gestione della fauna selvatica e il commercio.

In relazione alla prima competenza, ha ricordato Fugatti,  è stato raggiunto un obiettivo molto rilevante, ovvero l’introduzione tra le competenze del presidente di ciascuna Provincia autonoma del tema della sicurezza pubblica legata alla presenza dei grandi carnivori. Uno strumento in più in mano ai governatori per gestire le difficili situazioni che si possono presentare. In tema invece di commercio si potrà avviare un percorso innovativo in materia di organizzazione degli orari nel rispetto dei principi di concorrenza.

Alle competenze esclusive si aggiungono, ancora, elementi fortemente innovativi quali il nuovo ruolo delle norme d’attuazione di armonizzazione tra le competenze dello Stato e quelle delle Province autonome e il principio dell’intesa, grazie al quale i Consigli provinciali di Trento e Bolzano innalzeranno il loro livello di protezione dell’Autonomia: così si è concluso l’intervento del governatore trentino, che infine evidenziato il ruolo propulsivo di Trento e Bolzano  per uno stato, l’Italia, che cerca di darsi maggiori livelli di autonomia e di autogoverno territoriale.

Anche il governatore sudtirolese Kompatscher ha parlato di una riforma che permette di centrare più obiettivi. Si è detto quindi convinto che si tratti di un successo. In primis, è stato ottenuto il ripristino delle competenze erose dalla giurisprudenza della Corte costituzionale. Il secondo elemento è un ampliamento, laddove possibile, delle competenze; il terzo è proteggere, dare ulteriori garanzie all’Autonomia. In tutti questi ambiti sono stati raggiunti progressi importanti.

Di seguito uno schema con i punti della riforma dell’Autonomia

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