Tracce di fede: Via Crucis a Medil

Tracce di fede, indelebili. Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese. A volte sono segni importanti, dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità, altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede profonda dei nostri nonni; una fede semplice ma fortissima, tanto che, nonostante il tempo passato, spesso ancora è viva nei nostri cuori…
A Medil siamo arrivati grazie all’amica Annelise Vian, che in una bella mattinata d’inverno ci ha accompagnato in questa passeggiata. Il villaggio dormiva sotto il sole di febbraio, con le poche case (alcune delle quali ristrutturate da poco in maniera attenta e rispettosa) raccolte intorno alla chiesetta dedicata a Sant’Anna, costruita nel 1742 e recentemente restaurata.
Al suo interno, appese alla parete dell’unica navata, ci sono una serie di dipinti su legno rappresentanti le stazioni della Via Crucis. Il luogo è davvero speciale, e il viandante che passa di qua non può non fermarsi e recitare una preghiera. Anzi, due preghiere: la prima, all’interno della chiesetta davanti alla Via Crucis; la seconda, seduto fuori, sulla panca di legno esposta al sole, ammirando il mondo tutto intorno e ringraziando il Creatore…
