Südtiroler Heimatbund in assemblea

L’assemblea si è aperta con il benvenuto ai presenti, in particolare ai due relatori Stefan Zelger e Werner Thaler; agli ospiti d’onore (fra gli altri Christoph Schmid, LKdt-StV del Südtiroler Schützenbund, una delegazione dell’ndreas-Hofer-Bund für Tirol con il presidente Alois Wechselberger e lo scrittore Günther Rauch); è stato quindi osservato un minuto di silenzio in memoria dei combattenti per la libertà recentemente scomparsi, Elisabeth (Lilo) Welser, Adolf Pomella, Luis Larch, Sepp Forer e Anna, vedova di Luis Amplatz.
Nel suo discorso di apertura, Roland Lang ha sottolineato l’importanza di tutelarenon solo i beni spirituali e culturali, ma anche gli ideali della Heimat, oltre alla natura e al paesaggio che costituiscono le nostre fondamenta vitali. „Siamo consapevoli che la Heimat ci è stata affidata come eredità preziosa frutto dell’opera di molte generazioni nel corso della storia tirolese“, ha dichiarato. In questi ultimi anni, lo sviluppo della politica sudtirolese desta non poca preoccupazione – ha proseguito Lang – Sembra che i principi etnico-politici, un tempo chiari, abbiano perso validità. La politica di compiacenza e la sottomissione timorosa verso Roma hanno assunto dimensioni preoccupanti! Siamo ora di fronte al fatto che un presidente della Provincia audtirolese ha stretto una coalizione con il partito neofascista „Fratelli d’Italia“, sacrificando a questa alleanza distruttiva gli obiettivi finora perseguiti in tema di autonomia. Sulla base di una promessa della premier neofascista Meloni, si sta trattando di modifiche al Pacchetto. Ma tali trattative avvengono in segreto, solo tra il presidente della Provincia, alcuni funzionari della SVP e politici neofascisti di Roma. Con quale mandato e in nome di chi si stanno portando avanti queste trattative?“ si è chiesto lì’Obmann del SHB.
Nel suo intervento, Stefan Zelger ha osservato riguardo alle trattative sul Pacchetto: „Il partner negoziale a Roma sono i Fratelli d’Italia, eredi di Alleanza Nazionale e prima ancora del MSI. Sono profondamente convinto che la premier Meloni non voglia danneggiarci, ma nemmeno aiutarci. Semplicemente, non le importa nulla del Sudtirolo. Ha problemi ben più grandi da affrontare a livello nazionale e internazionale. Il vero problema sono i suoi consiglieri. Se l’italianità avesse un volto, sarebbe quello di Alessandro Urzì, quel postfascista che per anni in Consiglio provinciale non ha fatto altro che promuovere l’assimilazione dell Sudtirolo e lo smantellamento dei nostri diritti di minoranza – ha affermato Zelger – Mai prima d’ora a Palazzo Widmann ha visto un presidente della Provincia così di sinistra e così compiacente verso Roma ecome Arno Kompatscher. Sono questi i personaggi che oggi negoziano sull’autonomia. Ma viene da chiedersi: cosa c’è da negoziare? Roma ci ha sottratto competenze che ci spettano di diritto, come definito dagli atti di risoluzione della controversia del 1992. È come se ti rubassi il portafoglio e poi ponessi condizioni perché tu possa riaverlo. Lo riottieni, ma al posto dei 100 euro iniziali, ce ne sono solo 70. Che affare è mai questo?“, ha concluso Zelger.
Werner Thaler, esperto di politica comunale, ha sottolineato nel suo intervento che in Sudtirolo i consigli comunali sono investiti di particolare responsabilità anche in ambito etnico-politico. „Nel mio intervento voglio illustrare le possibilità di azione e di intervento dei consiglieri comunali, i loro diritti e doveri e sottolineare l’importanza della dimensione etnico-politica che in Sudtirolo ha un significato speciale. Il rispetto del sistema proporzionale è essenziale per garantire una giusta rappresentanza delle gruppi linguistici nelle istituzioni pubbliche, così come la tutela dell’identità tirolese, ad esempio tramite il sostegno a manifestazioni tradizionali, la cura dei nomi storici di località e delle denominazioni stradali, l’architettura tirolese, i monumenti – in breve: il nostro patrimonio culturale. Una proposta concreta: nominare in ogni consiglio comunale un referente per l’uregio. Questa figura dovrebbe garantire che le iniziative congiunte tirolesi vengano comunicate anche a livello comunale“
Al termine dell’assemblea sono stati premiati Verena Obwegs per i suoi 38 anni di attività quale segretaria del SHB e Oswald Astfäller, classe 1928, per il suo impegno a vita per il Tirolo.
L’assemblea si è conclusa con l’esecuzione del Landeshymne
