Valanga sul Vioz, gravi in ospedale

Sono terminate alle 13.30 di oggi le operazioni di bonifica per una valanga caduta lungo la pala del Monte Vioz nel gruppo del Cevedale in val di Pejo. La valanga si è staccata poco sotto la cima, a circa 3500 metri di quota e ha coinvolto due gruppi di scialpinisti impegnati in salita, trascinando tre di loro per circa 400 metri lungo il versante che dà sulla val della Mite. Altre due persone sono state coinvolte ma non sono state trascinate.
L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato intorno alle 11.15 da parte di altri scialpinisti che dalla vetta hanno assistito al distacco. La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto immediatamente l’intervento di due elicotteri.
Le persone coinvolte sono rimaste in superficie e non sono state interamente sepolte dalla valanga. Due di loro, un uomo della provincia di Trento e una donna residente in provincia di Vicenza, hanno riportato traumi mentre una terza delle escoriazioni. Gli altri sono rimasti illesi, ma avevano perso parte della loro attrezzatura.
Gli elicotteri hanno portato sul posto tre operatori della stazione del Soccorso Alpino di Campiglio, quattro di quella di Pejo e tre unità cinofile. Pronti in piazzola si mettevano a disposizione, allertati, anche operatori delle stazioni di Vermiglio, Rabbi, val di Non, Alta val di Non o. Si metteva a disposizione anche un elicottero da Sondrio. L’unità cinofila presente su un primo velivolo con i sanitari (medico e infermiere) si è portata sulla persona più a valle prestando le prime cure. Successivamente si è spostata sulla seconda persona ferita. L’unità cinofila nel frattempo eseguiva la bonifica Artva con il cane.
La prima persona ferita, una donna del 1974 residente a Valdagno in provincia di Vicenza, in gravi condizioni, veniva evacuata con il primo elicottero e portata all’ospedale Santa Chiara di Trento. La seconda persona ferita, un uomo del 1971 residente a Livo (Trento) veniva imbragata ed evacuata tramite verricello con il secondo elicottero, che lo ha portato inizialmente all’ospedale di Cles, per poi venire ugualmente trasferito a Trento. In supporto è intervenuto un terzo elicottero da lavoro che ha evacuato le rimanenti persone coinvolte, illese, che però avevano perso l’attrezzatura in valanga, depositandole a Pejo.
Sul posto erano presenti diversi altri scialpinisti, che sono stati bloccati da due tecnici di soccorso alpino che si trovavano sul posto. Si è deciso di far scendere tutti i presenti lungo il fronte della valanga, ritenendo i pendii attorno ancora potenzialmente pericolosi.
Le operazioni si sono concluse alle 13.30.
Nella mattinata di oggi un’altra slavina si è verificata in Ultental, poco sotto la Tuferspitze. La valanga ha sorpreso un gruppo di quattro scialpinisti impegnati nella discesa dalla cima. Due del gruppo, non coinvolti dalla slavina, hanno immediatamente provveduto a dare l’allarme, liberando contemporaneamente i compagni: la neve aveva infatti sepolto completamente una donna, e solo parzialmente un uomo.
Le squadre di soccorso, giunte sul posto con l’elicottero, hanno prestato le prime cure alle due persone travolte dalla massa nevosa e ne hanno disposto il trasferimento all’ospedale di Merano

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