von fpm 30.03.2025 18:00 Uhr

Lo schiaffo “tolomeico” (72)

Continua con Flavio Pedrotti Móser l’excursus sull’italianizzazione a sud del Brenner che con il fascismo minava l’identità culturale.

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…

Kaser (e Kaserer) è di origine tedesca e il suo significato è strettamente legato alla cultura tedesca. Nel corso della storia, questo nome ha mantenuto la sua popolarità nei paesi europei, in particolare in Germania, dove si ritiene abbia avuto origine. Successivamente, approfondiremo il significato e la storia di questo nome, nonché la sua evoluzione nel tempo. Il significato di Kaser deriva dalla parola tedesca „kaiser“, che significa „imperatore“. Questo termine era usato per riferirsi al sovrano supremo del Sacro Romano Impero, l’impero che dominava l’Europa centrale durante il Medioevo. Pertanto, il nome Kaser porta con sé una connotazione di autorità, potere e leadership. Inoltre, il nome Kaser può avere anche altre interpretazioni in culture e contesti diversi. In alcuni casi viene associato al concetto di fortezza o protezione, poiché in tedesco la parola „kaser“ può anche riferirsi a una fortificazione o a un castello. Ed infatti ecco pronto il teorema tolomeico che italianizza in Casari quasi a voler togliere il significante più identitario e trasformarlo in un intruglio dozzinale.

Per Kaserbacher fu ancora più risoluto e suddividendolo in “Kaser” e Bach”, quindi in italiano fortificazione e ruscello o rio, l’ardito mercenario della toponomastica lo denomina Dalrì o DalrioKaspar ha una collocazione stravagante con una trentina di famiglie sistemate in Südtirol e in Sicilia, agli antipodi. Per il pragmatico Tolomei considerando che Kaspar equivale a Gàspare, l’italianizzazione fu pertanto Gaspàri o Gàsperi. Kaspareth, di conseguenza, ebbe l’eccentrico Gasparetti mentre per Kasseroler (Kasseroller) spaziò da Cassaroli e Cassarola a Calderari

Kassiel, cognome germanico, è noto anche come un angelo che compare in opere mistiche e magiche ebraiche, cristiane e islamiche. È noto anche come Cassiel, Qassiel, Caftsiel e Captsiel. In ebraico, il suo nome è Qaṣpīʾēl, che significa „Dio è la mia ira“. In altre varianti, il suo nome è Qap̄ṣīʾēl, che significa „Dio è il mio salto“. Per Tolomei è un generico quanto riduttivo Cassioli, cognome, guarda caso, presente soprattutto in terra tolomeica, la Toscana (continua)

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