von fpm 23.03.2025 18:00 Uhr

Lo schiaffo “tolomeico” (71)

Continua con Flavio Pedrotti Móser l’excursus sull’italianizzazione a sud del Brenner che con il fascismo minava l’identità culturale.

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…

Da un maso in Pustertal, Karlegg, deriva il cognome Karlegger, cognome concentrato in Südtirol che il Tolomei italianizzò in Carli. Facile pensare che “Karl” fu per il bizzarro ometto italico, la scappatoia più evidente che facilitò la connessione. Karner, dal termine dialetto Karner “casa di Charnel” quindi un nome metonimico, l’uso cioè del nome di un luogo per indicare i suoi abitanti o un’istituzione. Tedesco austriaco e sloveno: dal nome abitativo austriaco tedesco Karner per qualcuno della Carinzia (tedesco Kärnten) un ducato dell’ex impero asburgico probabilmente utilizzato anche come traduzione in tedesco dello sloveno Korošec. Ma le origini del nome “Karner” sono antiche e affascinanti; ha radici tedesche e viene considerato un cognome patronimico, derivato dal nome tedesco medio “Karn”, che significa “guerriero”. Questo nome era spesso usato per indicare la progenie di un guerriero, trasmettendo così l’orgoglio e la forza dell’antenato. Il nome “Karner” ha anche radici indiane, dove può essere associato al significato di “ruota” o “cerchio”. Questa interpretazione suggerisce connessioni con l’unità, l’armonia e l’eternità, attributi che possono caratterizzare le persone che portano questo nome.

Derivando anche dalla parola tedesca “Kärrner“, che significa colui che guidava un carro o un carrettiere e indicando che i portatori originali del nome erano probabilmente coinvolti nel trasporto di merci utilizzando carri trainati da cavalli, per Tolomei fu facilmente italianizzato in Carradori

Karnutsch, anche questo, per quanto riguarda la mappa peninsulare, un cognome concentrato in Südtirol, fu ridotto in Carnucci, al plurale inesistente in Italia e presente semmai come Carnuccio, al singolare, concentrato per lo più in Sicilia. (continua)

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