Evoluzione della protezione delle piante: convegno al Centro Laimburg

Il settore Difesa delle piante del Centro Laimburg è impegnato già da diversi anni nella ricerca applicata per sviluppare trattamenti di precisione e di lotta biologica agli organismi dannosi. Ricercatrici e ricercatori svolgono esperimenti con microorganismi entomopatogeni, come ad esempio i funghi, che attaccano direttamente gli insetti dannosi. Un altro filone di ricerca riguarda l’impiego di insetti utili, come la vespa samurai per il contrasto della cimice asiatica, e l’utilizzo di composti semiochimici, particolari sostanze che regolano la comunicazione tra organismi. Questi composti, già utilizzati nella lotta biologica alla carpocapsa del melo, sono in grado di influenzare il comportamento degli insetti e prevenire così danni in frutti- e viticoltura. Presso il Centro Laimburg, inoltre, viene studiato lo sviluppo di specie di piante più resistenti e resilienti da adottare in agricoltura.
La protezione delle piante è oggi al centro di una profonda trasformazione, in cui l’innovazione scientifica, la cornice legislativa e la sostenibilità delle soluzioni giocano un ruolo sempre più rilevante. “I trattamenti fitosanitari di origine chimico-sintetica continueranno a essere un pilastro nel garantire la sicurezza alimentare mondiale e le rigorose procedure di autorizzazione dell’Unione Europea ne assicurano la sicurezza. Allo stesso tempo, le alternative biologiche danno un contributo fondamentale nel rendere più sostenibile la difesa delle piante e pertanto rappresentano un tema centrale nella nostra ricerca”, conclude il direttore del Centro Laimburg Michael Oberhuber.
divieto, in Südtirol e in tutta Europa? Le normative europee in materia fitosanitaria stanno diventando sempre più rigide, ponendo il mondo dell’agricoltura davanti a nuove sfide: le iniziative promosse dalla Commissione Europea come il Green Deal europeo, la Strategia Farm to Fork e la Chemicals Strategy for Sustainability (CSS) mirano a rafforzare la tutela della salute di consumatrici e consumatori: l’utilizzo di principi attivi chimico-sintetici viene limitato sempre di più in agricoltura, ma non sempre esistono delle alternative efficaci.
“L’agricoltura rappresenta la spina dorsale del Südtirol. Per rafforzare le aziende agricole e garantire a consumatrici e consumatori prodotti sostenibili e di alta qualità, è necessario implementare il progresso scientifico nella pratica agricola. Fondamentali a questo scopo sono uno scambio costante delle conoscenze, lo sviluppo di soluzioni innovative e una stretta collaborazione con gli istituti di ricerca europei – pratiche, queste, che il Centro di Sperimentazione Laimburg mette in atto già da anni. In futuro continueremo ad avere bisogno dei prodotti fitosanitari per preservare la sovranità alimentare europea che, di fronte alle crisi globali, rimane un tema di grande attualità“, ha sottolineato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Luis Walcher.
All’evento hanno partecipato anche rappresentanti del Bundesinstitut für Risikobewertung (Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi), per confrontarsi sui processi di valutazione e autorizzazione dei prodotti fitosanitari in Europa e per discutere delle sfide legate all’utilizzo delle alternative biologiche. Andreas Hensel, presidente del Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), ha evidenziato l’importanza di una valutazione del rischio che sia indipendente e scientificamente accurata: “Il nostro compito è offrire stime basate sui fatti, che siano libere da pressioni politiche ed economiche. Solo così possiamo esprimere giudizi obiettivi sui rischi esistenti e sulle contromisure da adottare”.
Uno dei temi centrali del confronto è stato il cambio di paradigma nella valutazione dei prodotti fitosanitari. L’Unione Europea sta adottando un approccio sempre più basato sulla valutazione del pericolo, mentre esperte ed esperti ritengono necessario considerare anche il rischio reale. “Non si tratta solo di stabilire se una sostanza sia potenzialmente pericolosa, ma anche in quale dosaggio e condizioni di trattamento diventa effettivamente dannosa”, ha spiegato Tewes Tralau, vicepresidente del BfR.
L’accesso ai prodotti fitosanitari sta diventando sempre più complesso a causa di regolamentazioni europee sempre più severe. Questo riguarda in particolar modo l’approvazione dei nuovi principi attivi. Le procedure europee per l’approvazione di nuovi fitofarmaci, infatti, sono tra le più rigide al mondo. “In futuro sarà sempre più importante combinare diverse strategie, per trovare soluzioni sostenibili. Giocheranno un ruolo importante le alternative biologiche e i metodi moderni di protezione delle piante”, ha spiegato Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg.
