Variante di Torbole

Si sono tenuti nei giorni scorsi gli incontri con i consigli comunali di Torbole e Arco, alla presenza del presidente della Provincia, del dirigente del Dipartimento infrastrutture Luciano Martorano, del commissario straordinario per l’opera Carlo Benigni, nonché del commissario per la parte trentina della Ciclovia del Garda Francesco Misdaris, per illustrare agli amministratori le diverse soluzioni di tracciato per la variante di Torbole. Cinque le ipotesi sulle quali si sta affinando la valutazione, che variano in base al percorso ma che hanno tutte un unico punto di partenza o arrivo, ovvero la zona della Conca d’oro, a sud di Torbole e a nord dello sbocco della galleria Adige-Garda.
Il costo delle diverse soluzioni della variante varia dai 170 a 220 milioni di euro circa. Il presidente della Provincia, nel porre in luce la convergenza con le amministrazioni, ha evidenziato come si tratti di un confronto con i territori, affinché sia possibile percorrere l’ipotesi sulla quale c’è maggiore condivisione, e la volontà di porre a terra l’opera, per la quale sono già state individuate sia le risorse a bilancio che il commissario.
Durante i due incontri, è stata approfondita la valutazione degli aspetti legati a ciascuna ipotesi, come rimarcato dai tecnici provinciali si è all’inizio delle valutazioni di fattibilità, che in questa prima fase si stanno focalizzando sull’aspetto trasportistico. Gli altri aspetti, come quelli ambientali, geologici e geotecnici, saranno oggetto di un approfondimento successivo, dato che si è deciso di dare fin da subito spazio al dibattito pubblico.
Durante la serata si è colto anche l’occasione per fare il punto sugli investimenti infrastrutturali della zona: a bilancio vi sono 550 milioni di euro, di cui oltre 400 già inseriti nel DOPI, il Documento di programmazione degli interventi.
