MITAG, il programma 2025

Si apre una nuova fase per il museo fondato a Rovereto nel 1921, che ha deciso di rinnovare la propria immagine e proporre per il 2025 un ampio programma di iniziative culturali. Alla presenza dei rappresentanti del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina è stato condiviso il percorso che ha portato all’adozione dell’acronimo MITAG e alla nuova identità visiva del Museo curata dall’agenzia Hg blu di Trento.
Per concretizzare i suoi obiettivi il MITAG ha lavorato ad una programmazione ampia e articolata per il 2025, forte anche dei risultati registrati lo scorso anno. Il dato sul pubblico del 2024 raggiunge infatti i 52 mila visitatori, in crescita rispetto al 2024, dei quali oltre il 40% sono ragazze e ragazzi delle scuole e il 20% famiglie.
Proprio grazie a questi risultati, l’accoglienza resta un focus prioritario e trasversale, con l’obiettivo di aumentare ancora la qualità dell’esperienza di visita al Museo. È stata completamente rivista la segnaletica esterna ed interna al Museo e è stata realizzata una nuova mappa di visita. Sono stati allestiti nuovi spazi di accoglienza che ospitano le installazioni multimediali realizzate dall’agenzia “490 studio”: una proiezione immersiva che restituisce testimonianze di guerra ed un tavolo multimediale che presenta i principali siti storici del territorio.
Nei prossimi due anni si punta a dotare il museo di un ascensore che colleghi la sezione artiglierie di piazza Podestà al cortile, per garantire un accesso facilitato. Nel percorso di visita sono state rese disponibili delle schede semplificate in linguaggio ETR che confluiranno in una piccola guida e sono in programma nuove implementazioni dell’app di visita MobiCult.
Al centro della programmazione del Museo vi sono naturalmente le iniziative espositive nelle quali si punta a valorizzare i focus della pluralità e della contemporaneità. La volontà di dare voce a tutte le storie e restituire un racconto completo è al centro della mostra che aprirà a fine maggio sul colonialismo italiano, dalla fine dell’Ottocento alla Seconda guerra mondiale. Il progetto espositivo sarà arricchito da installazioni artistiche e da una serie di eventi estivi volti a coinvolgere il pubblico e stimolare una riflessione anche oltre la visita. La mostra e la ricerca correlata, che coinvolge 8 musei regionali, è realizzata nell’ambito dell’Anno dei Musei dell’Euregio in occasione del quale sono in programma collaborazioni con numerosi altri musei euroregionali, compresi il Muse e il Museo Diocesano Tridentino.
