von mas 19.03.2025 18:30 Uhr

An der Front: Pejo, il cimitero di guerra

Le escursioni nei luoghi degli Standschützen, seguendo le croci di An der Front a dieci anni dalla loro posa

Il cimitero di guerra di Pejo sorge appena sopra il paese, presso la cappella di San Rocco. L’edificio sacro, meta di pellegrinaggi, risale al 1500: grazie ad alcuni voti popolari, in occasione di una grossa moria di bestiame, poi rinnovati durante l’epidemia di peste del 1600, il santuario venne ampliato ed arricchito. Oggi l’aspetto esterno della chiesa è alquanto singolare: appare infatti cinta da un muro merlato; l’ingresso è preceduto da una tettoia in legno; la copertura del tetto è in scandole, sulla cui sommità si erge una cella campanaria che sostituisce il campanile.

  • /commons.wikimedia.org/wiki/User:Agnes_Monkelbaan

    Durante la guerra il luogo fu scelto per erigervi uno dei tanti cimiteri militari nelle immediate vicinanze del fronte.  Nell’autunno del 1915 furono costruiti i muri di cinta ed elevata la piramide con l’aquila, l’anno dopo fu consolidata la facciata sud della cappella, realizzato l’atrio ed il muro perimetrale.  Vi vennero sepolti un centinaio di nostri soldati, alcuni prigionieri russi e pure qualche caduto dell’esercito italiano.  Oggi accoglie i resti  trovati recentemente fra ghiacci del Piz Giumela, del Presena e a Punta San Matteo; vi avrebbero dovuto riposare anche le salme recuperate a Cima Cady, che invece sono finite a Castel Dante…

    Da qui, un semplice itinerario porta al Pian della Vegaia, dove si osservano resti di trincee, postazioni di artiglieria e gallerie, e forte Barbadifior/Werk Pejo, una caserma difensiva costruita tra il 1906 e il 1908.

     

    Percorso:  si può parcheggiare in via della Funivia, ed in pochi minuti si raggiungono la cappella di San Rocco ed il cimitero.

    Dati tecnici: breve passeggiata di circa 200 metri, calcolare 10 minuti di cammino.

     

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