von fpm 15.03.2025 16:00 Uhr

Partenariati Ue, rafforzata la presenza della ricerca sudtirolese

Avviati sette bandi e finanziati dieci progetti di cooperazione. I progetti vanno dalla protezione della biodiversità alla gestione sostenibile per persone e ambiente.

(Foto: USP/Eurac Research) elab grafica fpm

Attività di ricerca sulla Seiser Alm nell’ambito del progetto Biodiversa+ “Habitat Pilot”, avviato lo scorso anno e ancora in essere, nel quale sono state raccolte importanti informazioni sulla biodiversità. Lavorare insieme e a livello transfrontaliero per trovare soluzioni a sfide complesse: questo è l’obiettivo dei partenariati di ricerca Ue, introdotti nell’ambito di Orizzonte Europa. Grazie alla collaborazione tra partner privati e pubblici, la ricerca viene condotta congiuntamente in settori strategicamente importanti quali salute, cultura/creatività/inclusione, digitale/industria/spazio, clima/energia/mobilità, nonché alimentazione/bioeconomia/risorse naturali/agricoltura/ambiente. Possibili anche partenariati interdisciplinari.  Anche la Provincia di Bozen partecipa a questi progetti di ricerca, è già partner attivo dei tre partenariati Biodiversa+, Agroecology e FutureFoodS e ha recentemente aderito a un altro partenariato nel settore della silvicoltura. Nell’ambito dei tre partenariati Ue, ai quali la Provincia ha aderito nel 2021, sono stati pubblicati sette bandi di gara per progetti, tre dei quali sono attualmente ancora in corso. Finora sono stati investiti circa 2 milioni di euro in dieci progetti di cooperazione internazionale (1,25 milioni di fondi provinciali e 750 mila euro attraverso il cofinanziamento europeo).

Il panorama della ricerca in Südtirol è variegato e innovativo. Grazie a partenariati europei possiamo consolidarlo ulteriormente e ancorare il Südtirol alla rete di ricerca internazionale”, sottolinea l’assessore provinciale alla Innovazione e alla Ricerca Philipp Achammer.  Anche l’assessora provinciale all’Europa Magdalena Amhof è convinta che questo obiettivo possa essere raggiunto con l’aiuto delle iniziative comuni europee: “Quando si tratta di innovazione e ricerca, i confini sono superflui, perché l’attenzione si concentra sulla risoluzione comune dei problemi. L’Europa ci avvicina un po’ di più e allo stesso tempo ci aiuta a creare una rete internazionale e a scambiare informazioni”.

Achammer e Amhof concordano sul fatto che l’attuazione congiunta di progetti di ricerca ha un impatto positivo sull’Südtirol e che la ricerca sudtirolese riceve così un importante riconoscimento. La Provincia continuerà quindi a puntare sui partenariati Ue.

A maggio si terrà un evento informativo in cui verranno presentati i quattro partenariati Ue e alcuni progetti di ricerca nei quali la Provincia partecipa in qualità di Funding agency.

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