von fpm 05.03.2025 13:30 Uhr

Lo sapevate che…

La leggenda del Lago Santo

Elab grafica fpm

Le leggende, quei racconti affascinanti e intramontabili che attraversano i secoli, rappresentano un patrimonio culturale e storico di inestimabile valore. Esse custodiscono e tramandano la memoria collettiva di popoli e civiltà, offrendo uno sguardo privilegiato sulle radici, i valori e le credenze che hanno plasmato il nostro mondo. In ogni angolo del pianeta, dalle montagne misteriose alle foreste incantate, dai mari insondabili ai deserti sconfinati, le leggende prendono vita per narrare storie di eroi e mostri, di divinità e spiriti, di amore e tradimento. Attraverso queste narrazioni, l’umanità ha trovato modi per spiegare i fenomeni naturali, dare senso agli eventi storici e trasmettere insegnamenti morali. Questo brano propone di esplorare alcune delle leggende più affascinanti e significative della storia, immergendosi in un mondo di mito e magia, dove la realtà si intreccia con l’immaginazione e il quotidiano si tinge di meraviglia. Speriamo che queste storie possano ispirare, intrattenere e offrire una nuova prospettiva sulla ricchezza e la complessità dell’esperienza umana. Benvenuti, dunque, in questo viaggio senza tempo attraverso le leggende. Che l’avventura abbia inizio.

Il lago Santo di Cembra si trova sulla montagna di Cembra nel crinale e si deve alla forza escavatrice del ghiacciaio quaternario. È lungo 210 metri, largo 180, profondo 15 e dà vita a varie specie di pesci. Dentro l’acqua si intravedono tronchi d’albero sommersi: abeti e larici di cui si è cercato di capire perché si trovino lì ed è in questo contesto che nasce la leggenda. Si racconta che qui si trovava un prato ricoperto di alberi lasciato in eredità a tre fratelli. Come spesso accade quando c’è di mezzo un’eredità, i parenti diventano serpenti e  la spartizione causò liti interminabili tanto che ad un certo punto uno dei tre esasperato esclamò: “meglio che diventi un lago, accidenti!” Neanche a dirlo che per incanto il desiderio divenne realtà è l’acqua prese a salire tanto da straripare minacciando la sottostante borgata di Cembra. La popolazione spaventata ma fiduciosa nella propria fede salì in processone e il parroco di campagna gettò nell’acqua l’anello della Madonna. Immediatamente l’acqua si calmò distendendosi in uno specchio d’azzurro che prese il nome di “Lago Santo”.

Le leggende sono come fili d’oro che intrecciano il passato con il presente, creando una trama di conoscenza e meraviglia che ci guida attraverso i secoli. Esse non solo raccontano storie di tempi antichi, ma ci sussurrano segreti e saggezze che risuonano ancora oggi nel nostro cuore. Ogni leggenda porta con sé una lezione nascosta, un frammento di verità universale che ci invita a riflettere sulla nostra umanità, sulle nostre paure, speranze e sogni.

In fondo, le leggende ci ricordano che, nonostante il passare del tempo, l’animo umano rimane eternamente affamato di storie, sempre alla ricerca di significato e di connessione con qualcosa di più grande di noi stessi.

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