von mas 25.01.2025 08:30 Uhr

Tradizioni: 25 gennaio, Conversione di San Paolo

Con Roberto Bazzanella, alla ri-scoperta di tradizioni, usanze, credenze popolari del Tirolo.

Foto: Manuela Sartori / UT24

La tradizione familiare

Alla mattina di San Paolo, al momento dell’aurora, si ritirano le “Calende” preparate la sera prima e si esaminano con attenzione per dedurne il tempo nei 12 mesi lunari successivi.
Il giorno di San Paolo viene dato da mangiare ai bambini di casa il “pàn de San Paolo”: si tratta di un pane di sègale, duro, che è stato preparato la notte della vigilia del Natale. Conservato in luogo fresco della casa per i giorni tra Natale e San Paolo, viene dato ai ragazzi di casa al pranzo o alla cena del giorno paolino per preservarli in tal modo dai morsi di serpente durante tutto l’anno.
Alla sera tarda, poco fuori dalla casa, è tradizione bruciare un falò, in ricordo dell’apparizione folgorante di Cristo a Saulo sulla via di Damasco.
Dal fuoco si traggono gli auspìci per l’anno: se le faville vanno verso sud, sarà un anno agricolo buono, se andranno verso nord sarà scarso.
I bambini di casa allargando le gambe e piegandosi fino a vedere attraverso quest’apertura il cielo, contano, se non sono velate da nubi, quante stelle possono vedere, e il numero di queste dovrà corrispondere a quello dei nidi che durante la primavera verranno fatti nei dintorni e quindi l’arrivo o meno di uccelli migratori e della buona stagione.
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