Australian Open: Jannik Sinner passa al 2° turno
Il cileno lotta alla pari nei primi due set (vinti da Sinner al tiebreak), poi nel terzo dilaga il n. 1 al mondo che al 2° turno affronterà l’australiano Schoolkate. Insomma, come si dice spesso in questi casi, buona la prima. Non è stato un debutto semplice per Jannik che ha lottato nei primi due parziali contro un ottimo Jarry. Il cileno ha retto al servizio e nello scambio, perdendo i set soltanto al tiebreak, entrambi ben giocati da Sinner che ha poi preso il largo nel terzo set. Insomma, sul cemento di Melbourne il ventitreenne sudtirolese vince sì in 3 set contro l’ostico numero 36 del ranking Atp, ma il punteggio di 7-6, 7-6, 6-1 conferma come i due primi set siano stati decisamente duri (nessun break). Sarebbe bastata una palla a cambiare il corso del parziale e forse del match, come ha confessato lo stesso Sinner a caldo, dicendosi comunque soddisfatto di come ha gestito i “momenti difficili” della prima metà di partita.
Alla fine, il cileno è apparso visibilmente deluso tanto da salutare l’avversario con uno sfuggente cenno del capo, gelido nella stretta di mano, distaccato e cupo. C’è ovviamente un’atmosfera ostile nei confronti di Jannik a causa della noiosissima questione Clostebol che sta guastando il tennis e non certo per colpa di Sinner che ormai è certo a tutti che di responsabilità non ne ha neppure uno 0%. Che sia un campione lo ha dimostrato vincendo e stravincendo a distanza di mesi dal riscontro di quell’infinitesima sostanza non assunta ma subita inconsapevolmente, senza presunti “aiutini” come qualche fallito vorrebbe sostenere. Mentendo sapendo di mentire, il che è peggio.
È proprio il caso di citare quel Nick “pantomima” Kyrgios che da mesi ormai sta cercando di risalire dalla buca in cui è finito cercando di costringere la stampa a parlare di lui non come tennista perché in quel ruolo come si è visto è dichiarato frustrato (ha perso e fatto a pezzi da “karma” Fearnley al primo turno) ma per essersi ritagliato un angolino di notorietà insultando, provocando e denigrando Jannik.
Sinner però è sudtirolese, non ha quella mentalità comune a tanti suoi colleghi, né vendicativa, né permalosa. Jannik va avanti per la sua strada, indifferente alle becere considerazioni di alcuni tennisti in attesa di vederlo punito per poter raggiungerlo. Ma non sarà facile. Jannik potrà aumentare e consolidare il suo punteggio e se anche venisse squalificato raggiungerlo potrebbe essere un’impresa davvero difficile. Kraft und Mut, Jannik, fürcht niemanden und flieg hoch wie die Adler!