Caterina Pezzé Batesta e Giuseppe Felicetti Zompin
Doppio appuntamento, l’11 gennaio alle 20.30 e il 12 gennaio alle 16.00, proposto dalla biblioteca dell’Istituto Culturale Ladino, presso La Gran Ciasa di Soraga di Fassa, con la presentazione del nuovo libro bilingue (ladino-italiano) della collana “Jent de Fascia” (Gente di Fassa) e con la rappresentazione teatrale in lingua ladina “Do l vièl del saer”.
Entrambi gli appuntamenti sono dedicati a Caterina Pezzé Batesta e Giuseppe Felicetti Zompin, due persone simbolo della Prima Guerra Mondiale in Val di Fassa.
A raccontare l’iniziativa è Alberta Rossi, responsabile del progetto e autrice del volume: “Il lavoro per questo libro è stato molto particolare anche perché racconta più storie: c’è la storia di un paese ladino, Moena; c’è la storia della Prima Guerra Mondiale, evento che ha sconvolto la vita anche delle valli ladine; c’è la storia di Caterina e Giuseppe. Caterina è una dodicenne che vive la guerra in famiglia e che vede cambiare le proprie abitudini, il volto del proprio paese e che soprattutto vive in prima persona gli addii, la morte, il disagio e il turbamento di una vita sconvolta dalla guerra, mentre Giuseppe è un giovane di diciassette anni che vive la guerra da soldato, sulle montagne di casa, a Cima Bocche, scenario di una realtà cruda e inimmaginabile alla quale non è preparato, dove rischia la vita, dove soffre la fame e il freddo e dove vede morire compagni e coetanei. Le illustrazioni sono della giovane artista di Panchià, Consuelo Bonet, alla quale è stato affidato uno studio specifico per realizzare e proporre in veste grafica i due personaggi. Ci tengo a dire inoltre che il libro è frutto di un lavoro condiviso, che ha visto in primis il coinvolgimento delle famiglie. Ringrazio davvero di cuore tutti coloro che hanno collaborato”.
Sabrina Rasom, direttrice dell’Istitut Ladin e traduttrice del testo, ricorda che “Da questa narrazione intrisa di emozione e sentimento, talvolta così forti da non poter quasi essere sopportati, emergono valori profondi di fede e amore per la vita e forza di ricominciare sempre. Emerge anche il bisogno di crescere, conoscere, sapere e studiare. E, ancora, emerge il bisogno di non mollare mai e di non perdere mai l’entusiasmo. Un altro piccolo tassello della storia di Fassa dunque, offerto in modo leggero e semplice per essere compreso da tutti: come argomento da conoscere, ma anche e soprattutto come monito a non dimenticare”.
Dopo la presentazione del libro si potrà assistere alla rappresentazione teatrale in lingua ladina dal titolo “Do l vièl del saer – Caterina Pezzé Batesta e Giuseppe Felicetti Zompin vel te dir vèlch”, già portata in scena a novembre all’aperto a Moena con grande successo.
Autrice e regista è Ilaria Chiocchetti di Moena: “Per scrivere il testo mi sono basata soprattutto sull’intervista video a Giuseppe Felicetti Zompin conservata nell’Archivio della biblioteca dell’Istitut Cultural ladin e sui testi tratti dal “Piccolo diario di Caterina. 1912-1918: dalla pace alla grande guerra” scritto dalla stessa durante la guerra e pubblicato nel 1995 dal Grop Ladin da Moena. Un lavoro che mi ha davvero appassionato”.