von fpm 06.01.2025 14:00 Uhr

Andiamo a teatro

Molto rumore per nulla

Foto repertorio, elab grafica fpm

Molto rumore per nulla”, una delle migliori opere di Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre persone o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio di “Molto rumore per nulla” ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio. I due protagonisti dell’opera sono Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. Beatrice è vista -nel pregiudizio dell’epoca- come “bisbetica” a causa della sua “lingua tagliente”. Mentre lo stile di conversazione metaforico di Benedetto è ciò che porta Don Pedro a definirlo “dalla sommità della testa alla pianta del piede tutta allegria”.

Una commedia ricca di scambi di persona, intrighi, duelli e giochi di parole che sottolineano il potere del linguaggio e delle interpretazioni. I personaggi vengono ingannati dalle parole che essi stessi pronunciano o ascoltano, in una trama dove vero e falso si confondono. Veronica Cruciani, nella sua regia, enfatizza la centralità del linguaggio e delle dinamiche di genere, evidenziando come i protagonisti Beatrice e Benedetto, attraverso il loro uso distintivo della parola, incarnino sia la comicità ironica dell’opera che le riflessioni profonde sulla disparità di potere tra uomini e donne. La commedia, pur mantenendo toni leggeri e brillanti, esplora anche temi tragici legati al trattamento ingiusto delle donne nella società, conferendo alla trama un’oscillazione tra comicità e tragedia

Questo è senza dubbio anche ciò che sta dietro alla battuta di Beatrice che definisce Benedetto “il giullare del principe”. “Molto rumore per nulla” è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse: come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società.

La differenza fra le relazioni tra sessi opposti e uguali sono è al centro della commedia di Shakespeare che, per alcuni temi come il linguaggio violento e la trama ingannevole, sembra in certi momenti oscillare verso il tragico. Mer. 08 gennaio al Teatro Sociale G. Modena, Via Teatro 60, Mori (Tn). Orario: ore 20.45. Informazioni complete: www.comune.mori.tn.it  / www.trentinospettacoli.it

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