von mas 05.01.2025 06:45 Uhr

Tracce di fede: Ricordando i “Buoni Pastori”

La fede, semplice ma profonda, di chi ha vissuto per secoli ed ancora vive fra le valli e le montagne della nostra Terra, è testimoniata da decine e decine di segni, di tracce. Qui siamo a Sillian

Foto di Manuela Sartori / UT24

Tracce di fede, indelebili.  Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese.  A volte sono segni importanti,  dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità, altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede

Nel nostro cammino lungo la Drau non potevamo non fermarci a Sillian, per una visita alla chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta e all’adiacente camposanto.  Fra le croci in ferro battuto e le lapidi in pietra (alcune delle quali portano cognomi familiari, come Brida o Bosin), non abbiamo potuto non soffermarci davanti al ricordo dei “buoni pastori” che, nel corso degli ultimi due secoli, hanno guidato la comunità.  Essi riposano piedi dell’enorme Crocifisso,  come se pure loro fossero vegliati dalla Madonna Addolorata

Scorrendo la lunga lista di nomi, ne troviamo non solo di “locali” – aus Sillian, aus Heinfels – ma ne scopriamo anche tanti provenienti da altre località della valle: aus Luttach, aus Toblach, aus Antholz, aus Pichl in Gsies.  In tempi non lontani, in quasi tutte le famiglie si contava un religioso, uomo o donna che fosse.  La cosa era in parte dovuta alla precaria situazione economica: mettersi al servizio della Chiesa garantiva un minimo di sostegno e di sussistenza.  Ma di certo, dietro, c’era anche la profonda religiosità delle famiglie tirolesi…

 

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