Tracce di fede: Ricordando i “Buoni Pastori”

Tracce di fede, indelebili. Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese. A volte sono segni importanti, dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità , altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede
Nel nostro cammino lungo la Drau non potevamo non fermarci a Sillian, per una visita alla chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta e all’adiacente camposanto. Fra le croci in ferro battuto e le lapidi in pietra (alcune delle quali portano cognomi familiari, come Brida o Bosin), non abbiamo potuto non soffermarci davanti al ricordo dei “buoni pastori” che, nel corso degli ultimi due secoli, hanno guidato la comunità . Essi riposano piedi dell’enorme Crocifisso, come se pure loro fossero vegliati dalla Madonna Addolorata
Scorrendo la lunga lista di nomi, ne troviamo non solo di “locali” – aus Sillian, aus Heinfels – ma ne scopriamo anche tanti provenienti da altre località della valle: aus Luttach, aus Toblach, aus Antholz, aus Pichl in Gsies. In tempi non lontani, in quasi tutte le famiglie si contava un religioso, uomo o donna che fosse. La cosa era in parte dovuta alla precaria situazione economica: mettersi al servizio della Chiesa garantiva un minimo di sostegno e di sussistenza. Ma di certo, dietro, c’era anche la profonda religiosità delle famiglie tirolesi…
