von mas 02.01.2025 11:45 Uhr

“Lusernar Boinichtn”

Il Kulturinstitut Lusérn a confronto con la sua comunità

Confronto con la popolazione, riflessione sullo status della minoranza linguistica cimbra e presentazione delle progettualità presenti e future. Sono queste le tematiche prese in esame all’interno del “Lusernar Boinichtn”, assemblea annuale del Kulturinstitut Lusérn che si è tenuta sabato 21 dicembre presso la sede dell’Istituto Cimbro a Luserna.

L’evento ha coinciso anche con il primo incontro istituzionale, previsto dallo Statuto, della presidente Monica Pedrazza, da maggio di quest’anno al vertice del Kulturinstitut. “Le sfide del mio mandato – ha dichiarato – sono molte. In primis sarà di vitale importanza recuperare il nostro ruolo di minoranza, sia in termini istituzionali che culturali. La comunità cimbra infatti vive al suo interno una dicotomia, che la rende unica nel suo genere: da un lato, grazie alla lingua, elemento fondante per l’autonomia stessa della nostra provincia, dall’altro, come luogo di confine, teatro di guerra e di memoria”.

In questo, come illustrato in sede di assemblea, giocherà un ruolo fondamentale il Museo Lusérn, dal 2024 diretto dall’Istituto Cimbro. “Attraverso la gestione del Museo e del suo archivio fotografico dedicato al primo conflitto mondiale, della Haus von Prükk, della Pinacoteca Rheo Martin Pedrazza e del Forte Werk Lusérn, disponiamo ora di un patrimonio etnografico, artistico e storico che chiede solo di essere valorizzato. Farlo spetta a noi, ma l’ambizione è quella di integrare la nostra realtà all’interno della rete storico-museale trentina”, così la presidente.

La stagione 2024 si è chiusa con oltre 10.000 visitatori, ha visto la pubblicazione dell’erbario cimbro “Billz gegrés un biar – An herbarium vor Lusérn” e, non da ultimo, per il 2025 il Museo Lusérn si presenterà con una nuova sala permanente dedicata ai piccoli animali titolata “Khlummane vichela un biar”, oltre all’allestimento annuale “BURTZAN. Stòrdje vo baibar, arbat un pèrge – RADICI. Storie di donne, di lavoro e di montagna”, dedicato alle donne del ‘900 di Luserna. Guardando alle altre aree di intervento, le progettualità sono innumerevoli. Di vitale importanza il trasferimento intergenerazionale della lingua, che si sostanzia nel percorso educativo 0-6 “Khlummane lustege tritt” erogato in cimbro ai bambini dai 3 mesi al 6 anni, la colonia cimbra estiva “Zimbar Kolònia” e l’asilo nido estivo “Summar Khindargart”. La trasmissione della lingua trova poi attuazione nell’ambito della comunicazione con la pagina “Di Sait vo Lusérn”, il rotocalco di notizie “Zimbar Earde” e il notiziario semestrale “Dar Fòldjo”.

“Tra i progetti del 2024 – ha dichiarato l’assistente storico culturale dell’Istituto Valentina Nicolussi Castellan –, dopo il positivo riscontro del livello A1 con 88 utenti, è stato realizzato il corso di cimbro di livello A2 in autoapprendimento, disponibile sul nostro sito con 40 lezioni e 190 esercizi. Molto amata anche la rubrica di approfondimento ‘Splittarla’: pillole linguistiche in brevi video accompagnate da un esercizio”. Completano l’offerta i corsi di cimbro e tedesco in presenza, i corsi di tombolo, il supporto alle scuole sul tema delle minoranze linguistiche,

il supporto ai laureandi, il Simposio di scultura lignea “In Hèrtz von Holtz” e la collaborazione con il “Comitato unitario isole linguistiche storiche germaniche in Italia”. “In tutto ciò, per l’Istituto – ha evidenziato in conclusione la presidente Pedrazza – è di vitale importanza il coinvolgimento della popolazione e delle associazioni di Luserna, che ringrazio per essere accorse così numerose. Uno degli obiettivi del mio mandato sarà proprio quello di rendere fluida e armoniosa la nostra collocazione all’interno del paese, valorizzando l’unicità della nostra comunità cimbra di Luserna”.

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