Un libro al Mese: Feuernacht, la nuova edizione – 4°
Tornammo a Silandro* pronti per una nuova partenza sempre in ordine pubblico. La destinazione fu la Val Senales*, a guardia della grande centrale elettrica e alle sue strutture lungo la vallata. (…)
I turni di guardia erano dislocati lungo la valle, risalendola si arrivava alla grande diga e alla camera di carico. La diga era oltre Madonna di Senales*, un piccolo paese di montagna. Salivo e scendevo la valle con la campagnola di servizio e con l’ufficiale per le normali operazioni di cambio guardia e di ispezione.
Una tappa fissa era in un albergo a Madonna di Senales*, per una birra e un piatto di speck. In questo locale facemmo amicizia con le giovani ragazze del luogo, e il gruppo presto si allargò al fratello della proprietaria e a un’altra ragazza che lavorava al Rifugio Bellavista*, situato alla base della Palla Bianca*
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Fu durante uno di questi incontri che qualcuno propose una salita al Rifugio Bellavista* e una sciata in discesa al ritorno in valle. Partimmo una mattina dopo il giro di ispezione: il tenente, io alla guida, la Gerda e suo fratello, tutti sulla campagnola. La Lydia ci aspettava al rifugio e poi giù a rotta di collo… un ricordo indelebile!
Fu così che ci riprovammo una seconda volta e poi una terza … e qui avvenne l’irreparabile. A fine pista ci aspettava il Maggiore comandante del Gruppo Sondrio di stanza a Silandro*. Le conseguenze furono pesanti: un mese di arresti al tenente e 20 giorni di CPR per me.
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Tornai a casa nell’agosto 1962. La vita, la caccia, la ricerca di un lavoro divennero le cose più importanti. Presto persi i contatti con gli amici della Val Senales*
NOTA dei trascrittori / traduttori:
Nella versione in lingua italiana, abbiamo lasciato i nomi dei luoghi come li ha scritti Antonio, limitandoci a contrassegnarli con un asterisco*. Sono quelli che lui ha imparato durante i mesi del servizio militare; quelli del “Prontuario dei nomi locali dell’Alto Adige” di Ettore Tolomei, spesso inventati di sana pianta e senza nessuna attinenza con i toponimi storici; quelli in uso ancora oggi, mentre gran parte della toponomastica originale, ovviamente in lingua tedesca, è stata cancellata dai decreti fascisti e non è più stata ri-ufficializzata.
Abbiamo già presentato il libro “Feuernacht / La Notte dei Fuochi”, qualche anno fa qui su UT24. Era il giugno 2022, nel sessantunesimo anniversario di quella notte che, per tutta la Terra tirolese, segnò una linea indelebile fra il prima ed il dopo.
Lo riproponiamo ora, a dicembre 2024, nel sessantesimo anniversario della morte di Sepp Kerschbaumer, nell’edizione ampliata con un nuovo interessante capitolo.
Ecco i link agli articoli della serie “Un libro al mese” pubblicati nel 2022
Il libro “Feuernacht / La Notte dei Fuochi” è ora disponibile nella nuova edizione ampliata, sia nella versione in lingua tedesca che in quella in lingua italiana. Chi non trovasse la pubblicazione in libreria, può richiederla alla casa editrice Effekt! (+39 0471 813 482 / info@effekt.it) oppure direttamente al Südtiroler Heimatbund, inviando una mail all’Obmann Roland Lang ( roland.lang@mail.de )
