von fpm 27.12.2024 06:45 Uhr

Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (52)

Andremo a conoscere con Flavio Pedrotti Móser i cognomi e i toponimi di origine tedesca nella provincia di Trento.

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

Una caratteristica delle aree alloglotte della provincia di Trento è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano soprattutto nelle zone cimbre e in quelle mòchene. Ma è tutto il territorio provinciale ad essere coinvolto dai numerosi cognomi di chiara origine tedesca. Si deve anche dire che la spietata italianizzazione dei cognomi durante lo sventurato periodo fascista che aveva colpito duramente la provincia di Bozen, il Südtirol, per mano, anzi per mente diabolica del toponomicida Ettore Tolomei, aveva interessato anche la provincia di Trento, il Welschtirol o Tirolo di lingua italiana. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono ad esempio nel perginese sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, anche in contesti simili, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani.

Ràin è un toponimo locale diffuso dove si parla tedesco che, nel suo significante, indicherebbe l’orlo. Ebbene, in zona Gablöss (Cavalese) in Fleimstal (Val di Fiemme) è presente Ràiner, dal nome di un casale con la variante Unterrèin. Spostandosi in Nonsberg (Val dé Non), in Sulzberg (Val di Sole) e in Zimmertal (Val di Cembra), si trova il cognome Ràmus, riferito verosimilmente ad un terreno incolto. Probabilmente deriva da Ramùsse, nella Müstair (Bassa Engadina), da dove è giunto verso la fine del 1300 in Valtellina (a Mù d’Edalo) e da qui in provincia di Trento. Oggi ci sono un centinaio di famiglie con questo cognome collocate nel Nord Ovest e nel Nord Est con circa una ventina tra Glöss o Gles (Cles) in Nonsberg, Zimber in Zimmertal ma anche a Leifers, in provincia di Bozen.

Un altro cognome poco diffuso ma presente se pur con poche unità è Ràos che alcuni vorrebbero far derivare dal nome personale Ruòzo, altri attribuiscono il significato di ronco o roveto, riferito ad un terreno disossato. In Brandtal (Vallarsa) esiste la frazione Rautsch (Raossi) che è infatti il luogo d’origine del cognome e le sue varianti: Ràutscher, Roncadór, Rùncher, Rungaldiér, Rùngg, Ràuss… Per curiosità, Ràos è un cognome molto diffuso in Croazia…

In Lagertal (Vallagarina) si trova il cognome Ràizer (o Raiser) con cui si può risalire a Reisser, nome professionale dal medio alto tedesco reisære che significa guerriero. A Reißer, Dalla fine del XIII secolo, a partire da Carlo IV (1346-1378), gli imperatori hanno conferito stemmi senza elevare i beneficiari al rango di nobiltà. Nel XV secolo affidarono l’emissione degli stemmi al Conte Palatino, il quale da allora concesse stemmi anche alle famiglie dei cittadini. (continua)

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