von mas 27.12.2024 18:30 Uhr

Euregio Valanghe.Report per il fine settimana

Da Valanghe.Report, ecco bollettino valanghe valido per il fine settimana sull’intero territorio euroregionale

GRADI DI PERICOLO 3 – MARCATO

La neve vecchia a debole coesione è la principale fonte di pericolo. Le valanghe possono in parte subire un distacco nella neve vecchia e raggiungere dimensioni medie. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii molto ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa,  come pure sui pendii soleggiati molto ripidi al di sopra dei 2400 m circa e sono difficilmente individuabili anche da parte dell’escursionista esperto. Isolati rumori di “whum” sono possibili segnali di pericolo. Le escursioni e le discese fuori pista richiedono attenzione e prudenza. Soprattutto nelle zone in prossimità delle creste, sui pendii molti ripidi ombreggiati,  gli ultimi accumuli di neve ventata degli ultimi giorni a livello isolato possono ancora subire un distacco.  Sui pendii erbosi ripidi sono possibili valanghe per scivolamento di neve di piccole e medie dimensioni, principalmente nelle zone  con tanta neve. Evitare le zone con rotture da scivolamento.

Manto nevoso: Nella parte centrale del manto nevoso si trovano strati fragili a cristalli angolari, soprattutto sui pendii ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa, come pure sui pendii soleggiati al di sopra dei 2400 m circa. Gli ultimi accumuli di neve ventata poggiano su strati soffici sui pendii ombreggiati in quota. Le temperature saranno miti e le condizioni meteo favoriranno una graduale stabilizzazione del manto nevoso.

Tendenza: Gli strati deboli presenti nella neve vecchia richiedono attenzione. Sui pendii erbosi ripidi sono possibili valanghe per scivolamento di neve di dimensioni medio-piccole. Le condizioni meteo provocheranno una graduale diminuzione del pericolo di valanghe.

GRADO DI PERICOLO 2 = MODERATO

La neve ventata è la principale fonte di pericolo. Gli strati deboli presenti nella parte basale del manto nevoso richiedono attenzione. Gli accumuli di neve ventata meno recenti possono in parte subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali al di sopra dei 2600 m circa. I punti pericolosi si trovano soprattutto nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. Sfavorevoli sono specialmente i pendii ombreggiati.  In quota, i punti pericolosi aumenteranno. Le valanghe possono coinvolgere gli strati più profondi e raggiungere dimensioni medie a livello isolato.

Manto nevoso:  Il legame tra i vari accumuli di neve ventata e la neve vecchia è in parte sfavorevole.  Nel corso della giornata soprattutto sui pendii soleggiati ripidi al di sotto dei 2800 m circa, il sole ed il calore causeranno un leggero ammorbidimento del manto nevoso, che è comunque  estremamente variabile a distanza di pochi metri.

Tendenza: I nuovi e i vecchi accumuli di neve ventata rappresentano la principale fonte di pericolo. Gli strati deboli presenti nella neve vecchia richiedono attenzione.

GRADO DI PERICOLO 1 = DEBOLE

È presente poca neve. I vecchi accumuli di neve ventata devono essere valutati con attenzione in quota. Gli accumuli di neve ventata per lo più di piccole dimensioni degli ultimi giorni sono ben individuabili dall’escursionista esperto. Essi rappresentano la principale fonte di pericolo. Le valanghe sono di piccole dimensioni e per lo più distaccabili in seguito a un forte sovraccarico. Attenzione soprattutto nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni in alta montagna sui pendii ombreggiati molto ripidi. I rumori di “whum” e la formazione di fessure quando si calpesta la coltre di neve sono possibili segnali di pericolo.

Manto nevoso: È generalmente presente troppo poca neve per la pratica degli sport invernali. Il manto nevoso è estremamente variabile a distanza di pochi metri.

Tendenza: I vecchi accumuli di neve ventata rappresentano la principale fonte di pericolo.

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