Consiglio provinciale, verso il 2025 I dati dell’attività
“Un Consiglio provinciale in salute al servizio dell’Autonomia” questo il quadro tracciato dal presidente Claudio Soini alla stampa in Sala Aurora a palazzo Trentini, nell’incontro moderato da Luca Zanin.
Quello di un Consiglio che si avvia alla conclusione del primo anno di legislatura, un periodo di lavoro intenso e proficuo, svolto con l’obiettivo di migliorare e tutelare l’Autonomia speciale della nostra Provincia. Il presidente ha affidato ai numeri la sintesi dell’attività istituzionale (per la completa trattazione si rimanda alla nota allegata) e ricordato l’approvazione del bilancio provinciale avvenuta in emiciclo la scorsa settimana: un bilancio importante che muove 6 miliardi di euro e vede un Trentino che vola in alto, una trattazione chiusa in tempi ragionevoli.
Il presidente ha parlato di un grande lavoro, quest’anno, fatto dai consiglieri, di grande professionalità e studio. Un anno che ha visto presentati 47 disegni di legge (dei quali 14 sono stati approvati) e l’approvazione unanime di alcuni provvedimenti. Su alcuni temi la convergenza è univoca, ha detto citando ad esempio atti significativi come le leggi contro la violenza di genere e la risoluzione sull’acqua pubblica. Tra questi il bilancio del Consiglio provinciale, una governance che vede un lavoro all’avanguardia anche sul fronte dell’implementazione di nuovi strumenti con il software PAtti. Un bilancio approvato in modo unanime, come non avveniva da qualche decennio, ha ricordato con orgoglio.
E il 2025 cosa cambierà? Si è ripreso l’appuntamento della seduta congiunta con il Consiglio delle autonomie locali, che si continuerà a fare anche nei prossimi anni, ha ricordato Soini, come anche, per effetto di una nuova previsione regolamentare, la seduta dedicata dal Consiglio provinciale alle minoranze linguistiche che a novembre ha visto l’approvazione unanime della risoluzione unitaria dell’Aula. Finalmente sono state fatte anche le nomine dei garanti dei cittadini, ha proseguito il presidente: l’avvocato Giacomo Bernardi, il professor Giovanni Maria Pavarin e la dottoressa Anna Berloffa, rispettivamente Difensore civico, Garante dei diritti dei detenuti e Garante dei diritti minori. Soini ha voluto ringraziare anche i loro predecessori, l’avvocato Gianna Morandi, la professoressa Antonia Menghini e il magistrato Fabio Biasi.
Tra le novità per il prossimo anno Soini ha anche collocato un ragionamento sul regolamento interno al Consiglio che potrebbe e dovrebbe essere rivisto, ha detto. Potrà essere fatto solo con un dialogo costruttivo tra maggioranza e minoranza, ha sottolineato.
Rispondendo a una domanda in merito, il presidente ha citato gli episodi di ostruzionismo che si sono registrati in assestamento di bilancio e durante la finanziaria, rientrati grazie a un accordo. Difficile invece trovare un accordo sulla Valdastico, ha affermato, anche se la variante parla solo dell’allargamento del Corridoio Est: è in corso un ostruzionismo importante con 1.819 ordini del giorno. Ci si è resi conto che il meccanismo dell’ostruzionismo può limitare l’economia dei lavori d’Aula, ha proseguito Soini, ci potrebbe perciò essere la possibilità di mettere mano al regolamento, creare un gruppo di lavoro politico e tecnico, un discorso che si farà pro futuro, non si sa se in questa legislatura o per la prossima, certo è che il regolamento è datato. Ha assicurato l’attenzione sulla tematica e anticipato la possibilità di parlare del tema in Capigruppo per capire quali siano le strade giuste per intraprendere un percorso per tutelare le prerogative sia di maggioranza sia di minoranza.