von mas 22.12.2024 06:45 Uhr

Tracce di fede: Sulla spalla… da 440 anni

La fede, semplice ma profonda, di chi ha vissuto per secoli ed ancora vive fra le valli e le montagne della nostra Terra, è testimoniata da decine e decine di segni, di tracce. Siamo ancora a Castello di Fiemme…

Foto di Manuela Sartori / UT24

Tracce di fede, indelebili.  Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese.  A volte sono segni importanti,  dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità, altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede

In una fresca mattina invernale, ci siamo trovati a Castello di Fiemme. Guidati dalla nostra collega Vanessa, siamo andati alla “scoperta” degli affreschi votivi che adornano le case del centro storico, molti dei quali sono stati restaurati una quindicina di anni fa, per il Centenario dell’ex Cassa Rurale del paese.   Un’iniziativa davvero lodevole, che ha contribuito a conservare alla comunità ed alla fede dei suoi abitanti molti segni della devozione di un tempo.

Fra le tante Madonne, abbiamo “incontrato” anche questo San Cristoforo: una devozione veramente diffusa, quella del traghettatore che porta il Bambino sulla spalla.  Questo affresco risale addirittura al 1584: per quattrocento e quaranta anni gli occhi di chi passava di qui si sono alzati verso la sacra imagine e verso il Cielo, innnalzando una preghiera, una supplica, un ringraziamento.

Ancora oggi, fermandosi un attimo ai suoi piedi, pare quasi di sentire nell’aria un sommesso brusio di voci…

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