von fpm 22.12.2024 18:00 Uhr

Lo schiaffo “tolomeico” (57)

Continua con Flavio Pedrotti Móser l’excursus sull’italianizzazione a sud del Brenner che con il fascismo minava l’identità culturale.

Elab grafica Flavio Pedrotti Moser

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…

Hinterlechner, cognome diffuso un po’ ovunque nella provincia di Bozen, prende spunto dal toponimo Hinterlechen che traducendolo in italiano ci dà “dietro il maso o all’interno del maso” quindi il nostro leguleio da strapazzo lo ha immediatamente bollato con Dalmaso, cognome peraltro imposto ad altri cognomi tedeschi … Hinterwaldner invece, utilizzando lo stesso schema, dal toponimo Hinterwalden, (“dietro al bosco o all’interno del bosco”) fu italianizzato in Dalla Selva… Con Hintner osò di più, sempre considerando il toponimo, Hinten, con una banalità sconcertante lo trasformò in Interni… Con il cognome “Interno”, al singolare, ci sono una cinquantina di famiglie in Italia, soprattutto in Sicilia e una anche in Trentino Südtirol chissà se erede di quell’imposizione innaturale o se appartenente a qualche immigrato. Hirber ha una parentela con “Móser” non tanto per la radice ma per derivazione da “daz hurwe”, il “pantano” e così come Móser fu italianizzato in Dalla Palude e simili, a Hirber toccò Dalla Pozza

Con Hirsch l’operazione cognomicida fu facile, preso e tradotto: Cervi. Idem per Hirschberger (Hirsch-cervo + Berger-Monte), ed ecco Montecervo! (inesistente in Italia). Hitter nella sua italianizzazione ha un travaglio sinottico perché l’ometto lo trasformò in Dalla Capanna o Casolari e perché, ci si chiederà? Presumibilmente prese “Hütte” (capanna) e finse fosse “Hitter” per poterlo adattare.

Più o meno simile l’iter encefalico per Hitthaler, dal toponimo Hütthal, Hitthales, a Kiens, “valle della capanna”, che divenne Capanna o Casavalle o Dellavalle. Anche a Hittler fu dato questo cognome, Dalla Capanna o Casolari. Si rimane nello stesso pianeta sintattico con Hochensberger formato da “Hoche” (alto, elevato) e “Berger” (monte), banalmente devoluto in Montalti… (continua)

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