Un libro al Mese: Feuernacht, la nuova edizione – 2°
Questo nuovo capitolo di “Feuernacht – die Notwehr eines Volkes / La Notte dei Fuochi – la legittima difesa di un popolo” nasce da un’incredibile serie di casualità.
Antonio R. vive in Liguria, ma a maggio si trova casualmente a Trieste, città d’origine della moglie. Un giorno, sfogliando “Il Piccolo”, il quotidiano locale, gli capita sotto gli occhi una lettera al giornale, nella quale si parla appunto del libro “Feuernacht” e di quei “testardi montanari sudtirolesi” che, abbattendo tralicci e senza provocare vittime civili, riuscirono a conquistarsi l’autonomia.
Sono solo poche righe, ma bastano a riportare Antonio indietro nel tempo, agli anni Sessanta, quando aveva vent’anni ed era militare di leva in Sudtirolo.
Antonio trova una libreria e ordina il volume, anche se per riceverlo deve fermarsi a Trieste qualche giorno più del previsto. Quando lo ha fra le mani, lo legge tutto di un fiato e in quelle pagine si ritrova: lui c’era! All’epoca della notte del Sacro Cuore del 1961, quella dei fuochi e dei tralicci abbattuti, Antonio era infatti di stanza a Schlanders; rimase in Sudtirolo fino all’agosto 1962.
D’impulso prende carta e penna, e scrive a Roland Lang: “Il Suo libro parla solo dei carabinieri che si sono macchiati di crimini inaccettabili. Da quella ‘famosa’ notte, per noi giovani militari di leva cominciò un periodo pesante e incomprensibile. Noi militari di leva eravamo completamente all’oscuro di tutto…”
La lettera incuriosisce Roland Lang e il direttivo del Südtiroler Heimatbund: Antonio R. sembra aver scritto di getto, con emozione ma anche con sincerità. Si decide allora di stabilire un contatto e, dopo alcune telefonate, si fissa un incontro. L’atmosfera è subito cordiale, la memoria di Antonio e la sua raccolta di ricordi, di fotografie, di lettere, di documenti sembrano essere inesauribili.
Le parole di Antonio R. raccontano gli avvenimenti di quegli anni, proprio come fa il libro “Feuernacht”, ovviamente guardandoli da una prospettiva completamente diversa.
Ma la cosa più importante è che le sue parole in qualche modo confermano quello che da sempre si sostiene e che dai media e dalla storiografia di parte italiana non è mai stato accettato: anche se all’epoca la situazione era talmente disperata da far pensare che non ci fosse altra via d’uscita e che solo le bombe potessero attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sul Sudtirolo, i Freiheitskämpfer nelle loro azioni cercarono sempre di salvaguardare la vita delle persone.
Si pensa così di chiedere ad Antonio R. di mettere su carta alcuni degli episodi raccontati durante quell’incontro, e di farne un ulteriore capitolo del libro “Feuernacht / La Notte dei Fuochi”.
Passano poche settimane, e dalla Liguria arriva un plico contenente una decina di pagine scritte a mano e le copie di alcune fotografie. “Sono i miei personali ricordi di ragazzo in divisa con la penna nera sul cappello” scrive Antonio R. alla fine della sua narrazione. Pubblichiamo integralmente la sua testimonianza.
Abbiamo già presentato il libro “Feuernacht / La Notte dei Fuochi”, qualche anno fa qui su UT24. Era il giugno 2022, nel sessantunesimo anniversario di quella notte che, per tutta la Terra tirolese, segnò una linea indelebile fra il prima ed il dopo.
Lo riproponiamo ora, a dicembre 2024, nel sessantesimo anniversario della morte di Sepp Kerschbaumer, nell’edizione ampliata con un nuovo interessante capitolo.
Ecco i link agli articoli della serie “Un libro al mese” pubblicati nel 2022
Il libro “Feuernacht / La Notte dei Fuochi” è ora disponibile nella nuova edizione ampliata, sia nella versione in lingua tedesca che in quella in lingua italiana. Chi non trovasse la pubblicazione in libreria, può richiederla alla casa editrice Effekt! (+39 0471 813 482 / info@effekt.it) oppure direttamente al Südtiroler Heimatbund, inviando una mail all’Obmann Roland Lang ( roland.lang@mail.de )