Briciole di Memoria: I “gemelli” di Costasavina
Il Foglio Annunzi Legali inizia le sue pubblicazioni il 10 maggio 1919 quale supplemento al Bollettino Ufficiale del Governatorato di Trento, che dal settembre dello stesso anno diventa il Commissariato Generale per la Venezia Tridentina.
Oltre a editti e pubblicazioni ufficiali, sul FAL appaiono anche le informative sull’avviamento e sulla conclusione delle procedure di dichiarazione di morte: si tratta per la quasi totalità dei casi, di soldati dispersi sui vari scenari della guerra: dalla Galizia ai Balcani, dalla Romania al nostro fronte, quello tirolese. Le notizie pubblicate sono spesso scarne, talvolta invece – incrociandole con quelle contenute nei registri parrocchiali, in quelli dei curati da campo, nelle liste delle perdite oppure nell’Ehrenbuch – permettono di ricostruire quasi completamente “piccole storie” di morte e disperazione, minuscoli tasselli personali e familiari della grande tragedia collettiva che si abbattè sulla nostra Terra e su tutta l’Europa.
Ne raccontiamo qualcuna, con l’intento di contribuire, nel nostro piccolo, ad accendere qualche “lume di candela” sul nostro passato e sulla nostra storia. Oggi narriamo quella di due “gemelli omonimi” di Costasavina
Giuseppe e Giuseppe Fontanari
Giuseppe Vincenzo Fontanari nasce a Costasavina, figlio di Alfonso Gianbattista e di Anna nata Carlin, il 22 gennaio 1895. Lo stesso giorno, sempre a Costasavina, nella casa di Giulio Fontanari “dei Lazzeri” e di sua moglie Eugenia nata Bolner, vede la luce un altro bambino, che viene chiamato Giuseppe Domenico: uno strano caso di “quasi gemelli” e “quasi omonimi”... cose che capitavano!
Entrambi sono contadini, e pure questa è una cosa che hanno in comune. Diversa è invece la composizione delle famiglie. Infatti Giuseppe Vincenzo ha cinque fratelli: Angela e Silvestro del 1891, Carlo del 1896, Oliva dela 1899 e Viola, nata nel 1901; Giuseppe Domenico è invece figlio unico.
Nomi e destini comuni
Scoppia la guerra ed entrambi – destino comune che condividono con tantissimi altri – vengono richiamati: Giuseppe Domenico nella leva di massa; Giuseppe Vincenzo è invece un Kaiserjäger
E i fili delle loro vite e dei loro destini, incredibilmente annodati, si stringono una volta di più: entrambi muoiono per cause di guerra.
Giuseppe Vincenzo cade in battaglia combattendo contro l’Italia a Doberdob: è il 31 luglio 1915 ed ha solo vent’anni.
Giuseppe Domenico invece muore a casa a guerra finita da poco: si spegne il 22 dicembre 1918 per polmonite infettiva. La malattia stronca un giovane uomo di ventitre anni, che dovrebbe essere nel pieno delle forze e che invece ha il corpo e lo spirito minati da una guerra terribile.
Dal Foglio Annunzi Legali
Nell’edizione del Foglio Annunzi Legali pubblicata il 17 gennaio 1920, appare l’annuncio dell’avviamento della procedura allo scopo della “dichiarazione di morte di Fontanari Giuseppe fu Alfonso di Costasavina, il quale, richiamato sotto le armi nel gennaio 1915 e aggregato al primo reggimento bersaglieri provinciali, dovrebbe essere morto per lo scoppio di una granata ai 31 luglio di quell’anno presso Doberdò. Dopo quell’epoca non si ebbero più sue notizie.
(…) vieve avviata dietro istanza di Fontanari Silvestro fu Alfonso, la procedura allo scopo della dichiarazione di morte della suddetta persona assente.”