Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (49)

Una caratteristica delle aree alloglotte della provincia di Trento è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano soprattutto nelle zone cimbre e in quelle mòchene. Ma è tutto il territorio provinciale ad essere coinvolto dai numerosi cognomi di chiara origine tedesca. Si deve anche dire che la spietata italianizzazione dei cognomi durante lo sventurato periodo fascista che aveva colpito duramente la provincia di Bozen, il Südtirol, per mano, anzi per mente diabolica del toponomicida Ettore Tolomei, aveva interessato anche la provincia di Trento, il Welschtirol o Tirolo di lingua italiana. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono a Pergine sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, in questo contesto, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani.
Girovagando sempre in Leimtal (Terragnolo) e Trumbeleis o Trabelen, / Trumelays in cimbro (Trambileno) ma anche in Bersntol troviamo Prósser che in Brandtal (Vallarsa) dà anche il nome ad una frazione. Inoltre, ad Alpbach, nei dintorni di Kufstein in Austria, ci sono i masi Prósser e Próssermühl che con ogni probabilità diedero i nomi al cognome. Delle cento famiglie con questo cognome presenti nella penisola italica, novanta sono in Trentino Südtirol. Va anche ricordato che questo cognome è molto diffuso in Inghilterra e nel Galles. Vale la pena approfondire: il cognome Prósser ha un’intrigante origine gallese medievale, derivante dal nome personale inglese Roger, che a sua volta è composto dall’antico germanico „Hrothgar“. Questo nome composto è formato dagli elementi „hroth“, che significa fama, combinato con „gar“, che si traduce con lancia. In Inghilterra i Normanni introdussero il nome nella forma „Rog(i)er“. La lingua gallese originariamente non conteneva il suono della „j“ o della „g“ in Roger. Quando furono prese in prestito parole contenenti questi suoni, il suono più vicino in gallese era „s“ o „si“, che trasformò Roger in Roser, tipicamente scritto come Rosser; con la „r“ iniziale che indica una qualità aspirata.
Il cognome Prósser viene registrato per la prima volta nella seconda metà del XIII secolo e si possono vedere anche variazioni come Roger, Roser e le forme patronimiche Proger e Prósser. I documenti dei registri della chiesa di Londra includono persone come Richard Rosser, che sposò Susan Avery nel 1630, e Thomas, figlio di Thomas Rosser, che fu battezzato nel 1631.
Dietro ogni suono che lo compone si nascondono storie affascinanti che svelano l’incantesimo delle generazioni passate. Il cognome Prósser, quindi, rimarca una provenienza da paesi di lingua inglese per poi essere stato “adottato” nel tempo in aree di lingua tedesca. Le sue radici storiche in Galles e Inghilterra ne hanno plasmato l’utilizzo e la comprensione nei tempi moderni. Da ricordare la stravaganza cinica di Tolomei che oltraggiò i cognomi tirolesi e modificò Prósser in un bizzarro “Ambrosi” … (continua)






