Si abbassa lo stato di protezione del lupo
Il Comitato permanente della Convezione di Berna del Consiglio d’Europa ha adottato ieri – martedì 3 dicembre – una proposta dell’Unione Europea tesa a modificare lo stato di protezione del lupo da “specie strettamente protetta” a “specie protetta”. La decisone finale della Convenzione sarà pubblicata venerdì 6 dicembre.
La modifica – continua il comunicato della Convenzione – entrerà in vigore entro tre mesi, salva l’opposizione di almeno un terzo (17) delle Parti. Se invece si oppongono meno di un terzo delle Parti, “la decisione entrerà in vigore solo per le Parti che non si sono opposte”, precisa il Consiglio d’Europa
Ieri hanno appoggiato la modifica, oltre ai 27 Paesi UE, anche Lichtenstein, Andorra, Svizzera, Norvegia, Macedonia, Serbia, Armenia, Islanda e Ucraina. Solo 5 i contrari – Regno Unito, Monaco, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania, e due astenuti, Tunisia e Turchia.
Una volta entrata in vigore la modifica (il 7 marzo 2025), la Commissione Europea potrà proporre un adeguamento della Direttiva Habitat, che dovrà essere adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
In questo modo i lupi non faranno più parte delle specie di grandi grandi carnivori – come l’orso bruno, il ghiottone, lo sciacallo dorato, la lince eurasiatica e la lince iberica – per le quali vige il divieto di uccisione deliberata e di cattura, oltre che di deterioramento o distruzione dei loro siti di riproduzione e di riposo in tutti i territori dell’Unione Europea.
“Importanti novità per le nostre comunità rurali e per gli agricoltori: la Convenzione di Berna ha accettato di abbassare lo stato di protezione del lupo – ha commentato Ursula von der Leyen – Abbiamo bisogno di un approccio equilibrato tra la conservazione della fauna selvatica e la protezione dei nostri mezzi di sussistenza”.
Grande soddisfazione per la decisione della Convenzione di Berna di declassare la protezione dei lupi è stata espressa anche dall’assessore provinciale Failoni: “Un passo importante verso una gestione più equilibrata della fauna selvatica che tiene conto delle esigenze del territorio trentino e delle nostre comunità montane. Continueremo a lavorare per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela delle attività agricole” – ha dichiarato l’assessore