von fpm 04.12.2024 10:00 Uhr

Degustare con gli occhi

A Borgo Valsugana arte e cibo aprono le loro porte al mondo

Foto e elab grafica fpm

Un locale, Osteria al 44 e un’artista, Cristina Moggio profumano l’ambiente di sapori e colori regalando al nostro territorio esperienze stimolanti e suggestive. L’Osteria al 44 nasce dalla passione e dall’esperienza di Fulvio Cappello, che vanta oltre 30 anni di carriera nei migliori ristoranti del mondo. Una squadra giovane e dinamica dedica il proprio talento e la maestria imparata alla scuola alberghiera a chi desidera conoscere i prodotti del territorio rivisitati in chiave innovativa ed offrire un’esperienza culinaria unica, fatta di sapori autentici e ospitalità calorosa. Le tele e le sculture di Cristina Moggio sono un contorno scenografico che accompagna il percorso gastronomico lasciando allo sguardo la libertà di circumnavigare dal piatto all’ambiente lasciandosi catturare dalle forme e dai colori. La cucina innovativa crede nell’importanza degli ingredienti locali e della tradizione che si riflettono in ogni piatto proposto. Come avviene quando un artista offre la propria creatività così la squadra gastronomica crea un luogo dove ogni cliente possa sentirsi parte dell’ambiente. Osteria al 44 vuole essere un punto di riferimento non solo per la comunità di Borgo Valsugana ma per tutti coloro che passando anche casualmente desiderano trascorrere una pausa dal tran-tran quotidiano.

E Cristina Moggio, nata nel Borgo Vecchio di Borgo Valsugana ma appartenente al mondo creativo dell’arte globale, da sempre ripone la sua pittura su vecchie tavole di legno consunte che trovava e trova qua e là nel suo quartiere. Per poi trovarle altrove, ovunque i suoi passi e il suo prezioso percorso artistico può scorgere l’intuizione e la folgorazione che, come nei saggi dadaisti, conduce l’estro creativo all’esplorazione emotiva. Così una tela e una pietanza assorbono l’attenzione del commensale come fosse nell’atelier di uno chef: pennelli e coltelli, tele e tegami, acrilici e alimenti… un accordo intuitivo e armonico: i ragazzi in cucina onorano l’autenticità della cucina locale, selezionando i migliori ingredienti per creare piatti che riflettono la vera essenza della regione. Cristina omaggia la sua terra scegliendo gli strumenti che la caratterizzano, li colora e ridà una identità altrimenti perduta.

L’osteria accoglie gli ospiti con calore e ospitalità naturale, cercando di creare un’atmosfera in cui si sentano come amici preziosi che degustano come fossero coccolati e viziati dalle romanticherie della cucina. Cristina ci racconta il mondo, rintraccia cose perdute, ascolta, raccoglie schegge dell’esistenza celate in strumenti trascurati o ripudiati, adibiti all’immobilità, qualificati come impronte ormai sbiadite o che hanno esaurito la loro funzione. Con lei rivivono. L’Osteria 44 sostiene gli artisti offrendo loro uno spazio dove esporre le proprie opere ed è orgogliosa di essere una vetrina per il talento locale, con esposizioni che cambiano regolarmente.

E così gli artefici della gastronomia dell’Osteria al 44 sono impegnati in pratiche sostenibili ed etiche, facendo scelte ecologiche nella selezione delle materie prime, nelle operazioni e nella riduzione dei rifiuti. Un percorso parallelo, nobile, avventuroso. Se il cibo è anche arte, qui a Borgo si trova la grande alchimia di una metafisica stellare. Fulvio pare possa dirigere come un direttore d’orchestra che poi, in sala, le cortesi e deliziose Caterina, Anna e Irina  trasformano in eleganti passi di danza.

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