von fpm 29.11.2024 13:00 Uhr

Nuovo Museo archeologico: via libera ai prossimi passi

La Giunta provinciale di Bozen conferma la decisione di costruire il nuovo Museo e la proposta di finanziamento tramite l’utilizzo di un fondo immobiliare.

Foto Wikipedia, elab grafica fpm

La Giunta provinciale di Bozen ha deciso i prossimi passi per la costruzione del nuovo Museo archeologico del Südtirol sull’areale Ex-Enel di Bozen. Su proposta dell’assessore alle Opere Pubbliche e alla Valorizzazione del patrimonio, Christian Bianchi, la Giunta ha confermato la decisione di costruire il nuovo museo e la proposta di finanziamento tramite l’utilizzo di un fondo immobiliare. Nel 2022 la Giunta aveva già avviato le procedure per la variazione urbanistica del terreno e dato mandato di trovare le risorse finanziarie attraverso cessione di immobili, o tramite forme alternative. Nel 2023 è poi stata approvata l’idea di un fondo immobiliare con la valorizzazione e l’alienazione di beni immobili provinciali non più d’interesse istituzionale. Ad oggi, la Giunta provinciale concorda con la procedura proposta. Il fondo d’investimento immobiliare deriverà in parte da investitori e finanziatori esterni e in parte dalla vendita di alcuni immobili provinciali, tra cui Villa Deluegg (Ritten), l’attuale sede di Ötzi, l’edificio Plaza (Neubruchweg Bozen) e il Magazzino in  Firmian-Platz a Bozen). Per tutti gli immobili in questione verrà tempestivamente prevista anche una sede alternativa. In totale, saranno stanziati circa 98 milioni di euro.

“La nuova casa di Ötzi verrà finanziata in modo nuovo ed innovativo. Attraverso questo fondo, si metterà a disposizione una buona parte dell’investimento necessario alla realizzazione della nuova sede del Museo archeologico. A breve partirà la fase di esproprio del terreno e l’avvio del concorso di progettazione” ha sottolineato l’assessore Bianchi.

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, sottolinea che il finanziamento parziale attraverso un fondo immobiliare non ha nulla a che fare con la privatizzazione: “Il museo rimarrà in mani pubbliche e sarà anche costruito dall’Amministrazione provinciale”. Il primo passo, a partire dal 2025, prevede che il Dipartimento Opere Pubbliche e Valorizzazione del patrimonio avvii la procedura di esproprio degli immobili ubicati sull’areale EX-Enel di Bozen e dia il via alla realizzazione dell’opera, contestualmente alla costituzione del fondo immobiliare, insieme ad Euregio+.

Collaborando con il Dipartimento competente, e utilizzando dati e informazioni oggettive, Euregio+ ha presentato agli uffici competenti i vantaggi della scelta del fondo immobiliare quale alternativa all’appalto pubblico con pagamento in natura.

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