von mas 27.11.2024 06:45 Uhr

Giornata dei musei dell‘Euregio

Nei giorni scorsi l’ormai tradizionale incontro / convegno con 140 operatori museali dell’Euregio Tirolese: parola chiave “inclusione”,  che non vuol dire solo rimuovere barriere fisiche ma garantire la partecipazione a tutte le identità

Il segretario generale dell'Euregio, Christoph von Ach (Foto Euregio)

Il motto “Superare i confini”  è quello della presidenza sudtirolese, e il presidente della Provincia di Bolzano e dell’Euregio Kompatscher lo ha ribadito anche in occasione dell’incontro della ormai tradizionale “Giornata dei Musei dell’Euregio“.

I musei dell‘Euregio – è stato detto –  vogliono consentire l’inclusione di più persone possibile e a più livelli possibile. E l’inclusione va oltre la rimozione delle barriere fisiche, perchè il museo deve parlare a tutte le persone e garantire la partecipazione a tutte le identità.

Il Presidente dell’Euregio e della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha toccato tale aspetto: “Inclusione significa permettere al maggior numero possibile di persone di partecipare. L’Euregio stessa è un progetto inclusivo: vuole superare i confini a tutti i livelli. Sono lieto che, proprio sotto la presidenza sudtirolese, i musei dell’Euregio cerchino nuove vie per avvicinare i loro tesori culturali al maggior numero possibile di persone”.

L’iniziativa ha ricevuto il plauso della vicepresidente e assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa, che in un messaggio ha commentato: “Rendere accessibili a tutti l’arte e la cultura è possibile, grazie alla sinergia tra musei e realtà locali, in un dialogo costante con il territorio e i suoi bisogni. Abbiamo molti esempi di musei che intendono l’inclusione come piena fruizione dei contenuti culturali anche attraverso linguaggi diversi da quello tradizionale”.

L’assessore sudtirolese ai Musei Philipp Achammer ha elogiato gli operatori dei musei dell’Euregio: “Ogni giorno assolvete alla missione dei musei di preservare la cultura e la conoscenza e di renderle tangibili. Oggi fate un ulteriore passo in questa direzione e noi siamo lieti di sostenere tale sviluppo inclusivo.”

Inclusione è quindi la parola d’ordine. Parola ultimamente utilizzata in ogni occasione ed in ogni contesto, che può voler dire tutto ed anche il contrario di tutto.  In che direzione dovrebbe quindi andare uno sviluppo inclusivo dei Musei dell’Euregio,  che garantisca la partecipazione a tutte le identità?  

 

 

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