Preghiera per le vittime di abusi
Oggi, lunedì 18 novembre, in occasione della Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti degli abusi, la Chiesa di Trento propone una Veglia in cattedrale con inizio alle ore 20.30, guidata dall’arcivescovo Lauro, sul tema di quest’anno: “Ritessere fiducia”.
In vista della Giornata, l’Arcidiocesi di Trento conferma il proprio impegno attraverso il Servizio Diocesano Tutela Minori (SDTM), attivato nel 2019 e sulla cui attività viene diffusa una relazione annuale.
“Il contributo più significativo del Servizio – sottolinea il Referente don Alessandro Aste – credo che sia quello di aver tirato fuori dall’ombra il tema degli abusi in ambito ecclesiale, perché non ne accadano mai nella Chiesa e per creare le condizioni affinché le profonde ferite di chi ha sofferto possano trovare spazi di accoglienza e di ascolto all’interno della Chiesa. Cerchiamo di farlo prima di tutto attraverso iniziative di formazione nell’ottica della prevenzione, affinché gli ambienti ecclesiali siano sicuri per tutti. Siano spazi in cui non c’è nulla da temere”.
All’interno del Servizio Diocesano Tutela Minori opera il Centro di Ascolto, chiamato a raccogliere eventuali segnalazioni di abusi in abito ecclesiale, supportato dal Tavolo degli Esperti, composto da professionalità multidisciplinari. “Il Centro di ascolto – precisa don Aste – è lo strumento con cui vogliamo evitare di minimizzare, di far finta di non vedere e di non sentire le profonde ferite di chi ha subito degli abusi nell’ambiente ecclesiale”.
Gli accessi a Centro di Ascolto
Dei cinque accessi al Centro di Ascolto negli ultimi dodici mesi, uno si riferisce ad abusi in ambito familiare risalenti a molti decenni fa; un altro riguarda il disagio spirituale di una persona adulta nel contesto di una realtà associativa.
Delle due segnalazioni afferenti all’ambito degli abusi sessuali in contesto ecclesiale, una – riferita a fatti risalenti ad alcuni decenni fa – è in fase di approfondimento; l’altra è risultata non riconducibile all’ambito di applicazione delle norme sulla tutela dei minori.
Un’ulteriore segnalazione – anonima – esprimeva disaccordo in merito alle modalità operative di una realtà associativa.
Tutte le segnalazioni sono state prese in carico e sono state valutate le modalità più adeguate per alleviare la sofferenza delle persone coinvolte.