Musei del Tirolo: 70 anni di creatività
Il 26 ottobre 1953, Bruno Colorio, dopo l’esperienza di preside della Scuola d’Arte in Val di Fassa e il superamento di diverse difficoltà, riuscì a inaugurare il nuovo Istituto d’arte “Alessandro Vittoria” di Trento. Si articolava in due corsi triennali, l’inferiore e il superiore. Al primo si accedeva con il diploma di quinta elementare e portava al conseguimento finale del diploma di ’’Artiere’’. Al secondo si accedeva con il diploma del triennio della scuola media inferiore, il corso accoglieva ragazzi fra i 14 e i 17 anni e portava al diploma di “Maestro d’Arte’’.
Il corpo docente al momento istitutivo dell’Istituto comprendeva, fra gli altri, alcuni dei più bei nomi della cultura artistica regionale: oltre a Bruno Colorio anche Cesarina Seppi, i pittori e affrescatori Marco Bertoldi e Carlo Bonacina, Gino Novello specializzato nel mosaico, Martino Demetz. Docente di laterie letterarie era lo storico dell’arte Carlo Pacher.
Oggi l’Istituto d’arte è divenuto Liceo artistico, è suddiviso nelle sezioni Arti Figurative (pittura e scultura), Design (del gioiello, del prodotto, di arredo e legno), Audiovisivo e multimediale, Architettura e ambiente; ha sede in via Zambra (in attesa della nuova sede di via Giusti, al posto dell’edificio ex Aziende agrarie), e supera le 34 classi (con oltre 650 studenti).
Ora nelle sale espositive di Palazzo Trentini si possono ammirare le opere d’arte di alcuni degli studenti e dei docenti che in questi anni hanno fatto parte della grande Comunità del “Vittoria” (intraprendendo in seguito, o parallelamente, una carriera artistica): vogliono essere una testimonianza tangibile di come la scuola abbia dato voce alle molteplici forme e ai vari linguaggi di un’arte che in questa scuola si insegna, si impara ma, soprattutto, si ama. Uno spazio specifico viene inoltre dedicato in mostra ad alcuni dei progetti didattici più significativi realizzati dagli studenti (guidati dai propri docenti di progettazione e laboratorio), soprattutto negli ultimi anni. Si tratta di progetti che confermano l’idea del Liceo Artistico “Vittoria” come una scuola del territorio e per il territorio, che vuole essere luogo di crescita culturale, professionale e umana, comunità educante in cui si impara a guardare all’oggi e ad affrontare il domani con consapevolezza e ottimismo.
Gli artisti (ex studenti e/o docenti del “Vittoria”) esposti – spesso assai noti – sono i seguenti: David Aaron Angeli, Franco Baldi, Gelsomina Bassetti, Luca Beltrami, Thomas Belz, Stefano Cagol, Andrea Cappelletti, Sergio Cara, Edgar Caracristi, Silvio Cattani, Giordano Chini, Luciano Civettini, Bruno Colorio, Roberto Conte, Luca Coser, Martina Dal Brollo, Paolo Dalponte, Alba Maria Luisa De Bona, Mauro De Carli, Veronica de Giovanelli, Giulia Donati, Paolo Dolzan, Piermario Dorigatti, Bruno Fantelli, Andrea Foches, Andrea Fontanari, Alberto Forchini, Annalisa Filippi, Stefano Fronza, Paola Grott, Bruno Lucchi, Luca Marignoni, Lorenzo Menguzzato (Lome), Elisa Miorandi, Aran Ndimurwanko, Ismaele Nones, Valerio Pannella, Stefano Pasquali, Roberto Perini, Matteo Picelli (Egeon), Alessandra Pizzini, Marcello Pola, Luigi Prevedel, Gianluigi Rocca, Federico Seppi, Emma Sicher, Paolo Tait, Paolo Tartarotti, Rolando Tessadri, Rolando Trenti, Maddalena Zadra, Ivan Zanoni.
Il gruppo organizzativo della mostra è stato composto da Mariagrazia Brunelli, Alberto Larcher, Giuliano Orsingher, Massimo Parolini e Fabio Seppi, hanno poi operato i due allestitori Gianluca Pasquali e Nikolas Valletta, i collaboratori per l’allestimento Michela de Carli, Luca Molinari e Cecilia Manara, i grafici Claudia Zanella e Daniele Severo, i fotografi Veronica Bellei, Michela Eccli, Tatiana Festi, Alessio Merighi e Sonia Monaco.
La mostra “Vittoria SettantArte 70” resterà aperta fino al 7 dicembre. E’ visitabile dal lunedì al venerdì (9.30-18.30) e il sabato (9.30-12.30).