von fpm 10.11.2024 13:00 Uhr

Inaugurazione della mostra dell’Euregio

“250 anni di Atlas Tyrolensis – i cambiamenti dei ghiacciai”

Foto archivi, elab grafica fpm

L’Infopoint dell’Euregio a Innsbruck è stato inaugurato nel 2021 in occasione del 10° anniversario dell’Euregio e offre approfondimenti interessanti sulla storia e lo sviluppo dell’Euregio grazie alla mostra interattiva – da Ötzi fino ai progetti dell’Euregio. La storia del Tirolo storico, dall’Alto Medioevo all’adesione dell’Austria all’UE, viene presentata in modo cronologico attraverso 12 mappe. In stretta collaborazione con l’Università di Innsbruck (Centro di ricerca di Storia regionale Euregio), la parte storica della mostra dell’Euregio viene ampliata passo dopo passo, includendo ora l’Atlas Tyrolensis di Peter Anich e Blasius Hueber, che quest’anno festeggia il suo 250° anniversario. La mostra interattiva e multilingue si focalizza inizialmente sui cambiamenti dei ghiacciai dell’Euregio, mostrati in numerose sfaccettature dalla mappa di Peter Anich fino ai giorni nostri. Da eventi drammatici come i crolli dei ghiacciai a scenari per il futuro.

L’Atlas Tyrolensis (atlante del Tirolo) è la prima carta geografica del Tirolo realizzata su una misurazione geodetica. Fu realizzato su iniziativa del padre gesuita Ignaz Weinhart negli anni 1760-1770. Gli autori furono Peter Anich da Oberperfuss e il suo studente Blasius Hueber, i quali, a causa della loro origine contadina e della mancanza di una istruzione formale, erano anche soprannominati Bauernkartografen (“cartografi contadini”). Johann Ernst Mansfeld pubblicò il lavoro nel 1774 in forma di incisione in rame decorata. A causa della grande scala adottata (1:104.000), della sua precisione e della dimensione dell’area visualizzata, questa carta risulta essere uno dei più importanti risultati cartografici internazionali del XVIII secolo ed era nota “all’epoca come la carta austriaca più significativa e più conosciuta a livello internazionale”. A tutt’oggi, essa rappresenta una fonte importante per la Geografia Storica, la Glaciologia e la Toponomastica del Tirolo.

Il significato storico dell’Atlas Tyrolensis risiede nella sua scala insolitamente grande e nella dimensione dell’area mostrata in maniera unitaria, soprattutto nei nuovi metodi esatti di rilievo e nel disegno preciso, cose che rendono il lavoro una delle più importanti realizzazioni cartografiche internazionali del XVIII secolo. Per la zona del Tirolo essa è stata la prima carta in assoluto realizzata sulla base di misure geodetiche. Così, essa fu indicata dal glaciologo e alpinista Eduard Richter come “l’inizio effettivo dell’inclusione del paese nelle Alpi Orientali” (eigentlicher Anfang der Landesaufnahme in den Ostalpen).

Inoltre, il lavoro continua a servire tuttora come una fonte precisa per la ricerca storico-geografica. Una rappresentazione dei ghiacciai per la prima volta mostrati in maniera corretta e, per quel tempo, rilevati in maniera insolitamente corretta permette, almeno in alcune aree, una lettura abbastanza precisa delle estensioni dei ghiacciai al tempo del rilievo. L’atlante rappresenta quindi, dal punto di vista glaciologico, il più significativo lavoro cartografico prima del 1800.  11 novembre, 10:30 -. 11:30 Ufficio di informazione e coordinamento Innsbruck, Wilhelm-Greil-Straße 17, A-6020.

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