von Vap 25.10.2024 11:37 Uhr

Camminando – Ferrata Heini Holzer

Da Merano 2000 una Ferrata in ricordo dello sciatore estremo Heini Holzer

È tutta in verticale la Ferrata Heini Holzer, come lo sono state tutte le vie percorse dall’alpinista a cui essa è dedicata. Uno sciatore estremo, esploratore dell’adrenalina prima che della natura, Heini fu uno dei massimi scalatori del suo tempo, amante del rischio che lo portava a scalare tutte le pareti che avrebbe poi disceso con gli sci.

Nativo di Schenna, compì oltre 100 prime discese, tra cui una delle più difficili fu quella sul fianco sud-ovest dell’Ifinger.

 

E così l’escursionista oggi può salire quella parete, cercando di rivivere un po’ di quella esaltante adrenalina che ha spinto i grandi alpinisti del passato a fare la storia della montagna, in virtù della loro passione più intima e viva. Quella passione che non si può descrivere né spiegare, ma che si sente, e che porta l’uomo al rischio della vita stessa. Come è successo ad Heini, morto nel 1977 sul Piz Roseg, nel gruppo del Bernina.

 

E come non pensare, dunque, al rischio mentre si sale la parete dell’Ifinger, mentre si stacca il moschettone del kit da ferrata, in bilico tra la roccia e il vuoto. Come non riconoscere il sudore dell’adrenalinica paura della vertigine verticale. Eppure si sale, eppure si sfida il rischio: per quella stessa passione, intima e viva.

La via ferrata, che supera i 550 m di dislivello, è raggiungibile dalla stazione sommitale di Merano 2000, seguendo l’Ifinger Schartlweg (sentiero n. 18).

La ferrata è divisa in diverse sezioni. Dall’attacco si supera una paretina e da qui si comincia a salire ripidamente, con un tratto particolarmente suggestivo quale la Cresta degli Spiriti. Lungo la via si trova inoltre la “Sosta dell’onorificenza Heini-Holzer”, con una targa che ricorda la prima discesa con gli sci lungo l’adiacente canalone (55° di pendenza) visibile sul versante sud-ovest, effettuata da Heini Holzer negli Anni ‘70.

L’ultimo tratto della ferrata è il cosiddetto “Spigolo dell’Angelo”, un impressionante passaggio su roccia che porta poi fino all’uscita, da dove è possibile raggiungere la spettacolare cima Ifinger.

La discesa segue le indicazioni per il Rifugio Kuhleiten e prosegue sul sentiero n.19A.

 

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