Incarico di goveno per la ÖVP
Un chiarissimo segnale di discontinuità rispetto al consolidato ed abituale procedere politico, quello dato dal presidente federale, il Verde Alexander Van der Bellen, che ha deciso di non assegnare l’incarico di formare il nuovo governo al partito vincitore delle recenti elezioni nazionali. I liberali della FPÖ hanno infatti quasi raddoppiato il consenso, piazzandosi al primo posto nelle scelte dell’elettorato (28,85 6% con +12,68), rispetto alla ÖVP (che invece ha perso 11,19 punti percentuali, mantenendo solo il 26,27% dei voti) ed alla SPÖ (praticamente stabile, ma che ha fallito clamorosamente l’obbiettivo dichiarato di uscire dalle urne come primo partito)
Nelle prime dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio, Van der Bellen ha motivato la sua scelta, con il fatto che il segretario della FPÖ Herbert Kickl non sarebbe in grado di trovare altre formazioni politiche con le quali formare una coalizione di governo a guida liberale. Si profilerebbe quindi un governo di centro-sinistra, formato da ÖVP, SPÖ e NEOS.
Dura la reazione della FPÖ. Markus Abwerzger – segretario della FPÖ tirolese – ha criticato aspramente il mandato di formazione del governo conferito a Nehammer, definendolo un “gioco truccato” dalle motivazioni prettamente politiche. In una prima dichiarazione, Abwerzger ha affermato che Van der Bellen ha dimostrato ancora una volta di agire nel proprio interesse partitico-politico e di ignorare deliberatamente gli elettori dell’FPÖ.
Secondo Abwerzger è palese che il conferimento dell’incarico di governo a Nehammer fosse stato pianificato da tempo, probabilmente già al momento della proclamazione dell’esito elettorale. “Sia Nehammer che Van der Bellen hanno voluto dare l’impressione che fossero possibili colloqui con altri partiti, ma di fatto la scelta era già stata definita da tempo”. L’obiettivo non pare essere la formazione di un governo conseguente alla volontà degli elettori, ma piuttosto quello di mantenere al potere la ÖVP, suppone Abwerzger